Alain Delon non poteva certo mancare al Festival di Cannes dove si celebra il Cinema. Anche perché, in questa speciale occasione, l'attore francese ha ricevuto la prestigiosa Palma d'oro alla carriera. Sicuramente un riconoscimento meritato, ma un poco funestato dalle numerose polemiche da parte del movimento femminista nei confronti del sex simbol degli anni '70. Alcuni sono arrivati al punto di contestare pesantemente l'attore. Di conseguenza, Delon si è sentito spinto a replicare.
Alain Delon: "La mia carriera non si discute"
Delon è stato estremamente semplice e diretto nella sua replica ai contestatori. Rispondendo ad un giornalista del quotidiano francese Le Figaro, Delon ha ribattuto: "Mi si può amare oppure no, ma non si può contestare la mia carriera". E, in riferimento alla petizione scritta contro di lui per una sua presunta forma di razzismo e misoginia, l'attore transalpino è apparso, nello stesso tempo, sorpreso e incuriosito: "Che cos’è? Ho l’impressione che il suo autore cerchi soprattutto di mettersi in mostra. Chi è? E perché proprio adesso?”. In effetti, la petizione nasce da un fraintendimento di alcune dichiarazioni dell'attore francese rilasciate nel corso di un intervista del 2013 alla giornalista Anne-Sophie Lapix.
L'evidente fraintendimento ha spinto Delon a chiarire il senso delle sue parole di allora: "Avevo soprattutto detto che non me ne importa assolutamente nulla se i gay si sposano.
Ma che c’è una cosa che non voglio e sono le adozioni perché un figlio ha bisogno, a mio parere, di una mamma e di un papà". Questo è il suo pensiero. Ma alcuni hanno trasformato i suoi concetti in "sessismo" e in "razzismo"."Segui già la nuova pagina di gossip de ilGiornale.it?"
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