Il "Colonnello" di Elvis racconta un mito rock

Come si "costruisce" un mito musicale è la sottotrama che attraversa Elvis, ennesimo film su un grande della musica, con l'attenzione, tutt'altro che disinteressata al loro prestigioso repertorio

Il "Colonnello" di Elvis racconta un mito rock

Come si «costruisce» un mito musicale è la sottotrama che attraversa Elvis, ennesimo film su un grande della musica - in passato monografie avevano inquadrato i Queen, Elton John, Dalida, Blaze Foley, Edith Piaf, Johnny Cash, Nico, Ray Charles e l'elenco potrebbe tranquillamente continuare - con l'attenzione, tutt'altro che disinteressata al loro prestigioso repertorio. Il biopic su Presley strizza l'occhio al rock che aveva sedotto generazioni di giovanissimi negli anni Cinquanta e Sessanta ma racconta il divo della musica da una prospettiva diversa, quella del «Colonnello» Tom Parker, interpretato da un convincente (e ingrassato) Tom Hanks.

Questi è infatti lo scopritore del talento di Memphis fin da quando non era che uno sconosciuto ragazzotto che suonava nei locali alla sera. L'amicizia, condita da più di qualche ricattino fra i due, ha portato fior di verdoni nelle tasche di Parker e fama indistruttibile - anche qui accompagnata da sonori dobloni - per Elvis che i pochi detrattori avevano soprannominato «the Pelvis». In realtà, il film sottolinea come i destini di entrambi si siano, per così dire, compensati.

Parker si è mangiato una fortuna alle macchinette succhiasoldi di Las Vegas, Presley ha lasciato una casa museo a Graceland, a tutt'oggi meta di appassionati, curiosi, turisti e fan. Il Colonnello è morto in povertà in un'inoltrata senilità mentre Elvis se n'è andato che non aveva nemmeno la metà degli anni del suo manager, 42 contro 88. Insomma ce n'è per tutti i gusti, compresi - anzi, privilegiati - quelli degli amanti del rock. Vera ma inconfessata ragione che ha spinto Baz Luhrmann, furbo quanto bravo, a confezionare un film che tutto sommato piacerà.

Come sputare sul piatto di un nostalgico rock d'antan anche se Austin Butler che interpreta Elvis è un imitatore più che un fuoriclasse della recitazione e il reparto trucco e parrucco è sempre più perfezionato nel rendere gli attori - di Hollywood - quello che spesso non sono...

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