"Condannato", "Solo multato": rissa Volpe-Magalli per la sentenza

Il tribunale di Milano ha respinto la richiesta di condanna a 9 mesi di reclusione. Il giudice ha sanzionato il conduttore solo con una multa, ma sui social network tra i due è scoppiata la rissa a colpi di post

"Condannato", "Solo multato": rissa Volpe-Magalli per la sentenza

Non poteva che finire in rissa il contenzioso giudiziario tra Giancarlo Magalli e Adriana Volpe. La sentenza emessa dal tribunale di Milano nelle scorse ore ha fatto di nuovo litigare i due conduttori, che sui social network - Facebook lui e Instagram lei - si sono scontrati a colpi di dichiarazioni.

Il tribunale di Milano ha emesso la sentenza a carico del conduttore, che si è ridotta a una sanzione amministrativa. Mauro Gallina, magistrato della settima sezione penale del foro milanese, ha respinto la richiesta dell'accusa di una condanna a 9 mesi di reclusione, condannando Magalli al pagamento di una multa pari a 14mila euro, al pagamento di una provvisionale e delle spese processuali sostenute da Adriana Volpe. L'avvocato della conduttrice, Nicola Menardo, aveva avanzato una richiesta di provvisionale pari a 50mila euro, ma Magalli dovrà versarne solo 25mila su sentenza del giudice.

La vicenda risale al 2017 quando Giancarlo Magalli rilasciò un'intervista esclusiva al settimanale Chi diretto da Alfonso Signorini. Nell'intervista il conduttore toccò temi delicati come quelli legati al MeToo e ai casi Weinstein e Brizzi e disse la sua sui presunti favori sessuali nel mondo dello spettacolo. Pur non avendo mai citato Adriana Volpe nell'intervista, la conduttrice querelò Magalli per diffamazione, sostenendo che l'uomo - implicitamente - avesse fatto allusione a lei e alla sua carriera professionale. La querela finì sui tavoli del tribunale di Milano dove, dopo quasi quattro anni, ha trovato la sua conclusione.

Il giudice ha assolto il giornalista, che aveva ottenuto l'intervista, e Alfonso Signorini, in qualità di direttore responsabile, condannando Giancarlo Magalli alla sola sanzione amministrativa con pena sospesa e non menzione nel certificato del casellario giudiziale. Subito dopo la sentenza il presentatore ha affidato a Facebook il suo personale sfogo, spiegando nel dettaglio la sentenza e punzecchiando Adriana Volpe, che su Instagram ha replicato per le rime e lo scontro è stato inevitabile.

"Dato che tra 5…4…3…2…1 la Volpe inonderà il web di comunicati stampa - ha ironizzato Magalli sul web - riguardanti la mia condanna esemplare per un'intervista in cui io parlavo del Me Too e NON la nominavo affatto, volevo anticiparla specificando che il giudice mi ha dato una multa (che non devo nemmeno pagare) una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò). Questo prima che dica che sono stato condannato all'ergastolo o a 10 milioni di risarcimento". Una versione ribaltata con rabbia da Adriana Volpe che su Instagram ha tuonato: "Ieri il tribunale di Milano ti ha condannato per il reato di diffamazione aggravata. All’uscita invece di chiedermi scusa sei corso fuori a scrivere un post su Facebook tentando di distorcere e sminuire questa sentenza. Hai scritto cose false e come sempre screditanti. No Giancarlo, sei stato condannato!".

La conduttrice, oggi opinionista del Grande fratello vip ha poi accusato Magalli di avere cambiato il corso della sua vita lavorativa con le sue affermazioni e poi ha dato la sua versione sulla sentenza: "Informati bene perché: pagherai un mio risarcimento di 25mila, ti ricordo è una provvisionale che va pagata perché è immediatamente esecutiva; dovrai risarcire tutte le spese legali e dovrai liquidarmi ulteriori danni che verranno quantificati dal giudice civile".

Dal canto suo, Giancarlo Magalli ha lanciato l'ennesima stoccata all'indirizzo della collega su Facebook: "Per inciso nella causa eravamo imputati io, il giornalista che mi aveva fatto l'intervista ed aveva cercato di farmi parlare della Volpe (assolto) ed il direttore responsabile del giornale che l’aveva pubblicata. Per lui la querela è stata ritirata. E di chi parliamo? Ma di Alfonso Signorini che casualmente è quello con cui da allora Adriana lavora. Coincidenze, eh…".

Adriana Volpe, dopo avere svelato che verserà i soldi ricevuti da Magalli in favore di un'associazione che tutela le donne vittime di violenza, si è poi rivolta ai vertici di viale Mazzini: "Ora che l'autorità giudiziaria si è pronunciata, auspico che la RAI faccia

altrettanto, a tutela della sua immagine di TV pubblica". Lo scontro è rimandato ad aprile, quando ci sarà una nuova udienza presso il Tribunale di Roma per un'altra vicenda che vede contrapposti i due conduttori.

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