Morandi scambia Sanremo con Paperissima. Rimarranno storiche le gaffe del cantante presentatore. L’altra sera in diretta: «Anche il Festival festeggia i 150 anni della Repubblica». Di che cosa? Redarguito immediatamente dietro le quinte, tornato sul palco si corregge così: «Mi sono sbagliato, la Repubblica è uscita dopo...». E poi ancora: «Ecco un omaggio a Rick e Gion». Rick e chi? Ovviamente Gian. Gianni è così, ne fa una dietro l’altra, ma qui gli si perdona tutto. Confonde sempre Luca e Paolo e ogni tanto li chiama Ale e Franz. Sposini lo chiama Roberto e non Lamberto. E, comunque, è in buona compagnia. Belén, alla domanda su cosa spera per l’Italia, risponde: «Spero che ritrovi l’unità e torni ad avere un solo re, non come un tempo quando ne aveva due». E chi vorrebbe come re, Berlusconi? E quando mai abbiamo avuto due sovrani? Vabbè, anche la soubrette argentina è perdonata, deve ancora studiare la storia nostrana...
La sacra famiglia. Manca solo lui: il fidanzato, troppo pericoloso per l’immagine del Festival. Ma in Riviera Belén si è portata tutti: mamma, sorellina (anche lei con piccole grane) e il papà, che era rimasto in Argentina: ha preso il volo lunedì per raggiungere la moglie a San Valentino. E c’è pure il fratello, praticamente la copia di Corona: in platea rumina il chewingum come il celebre «cognato».
Alba inquieta. La Parietti si aggira a Sanremo come un furetto: armata di labbra a canotto e pelliccetta maculata, pianta in faccia un microfono ricoperto di strass argentati a chiunque gli capiti a tiro: personaggi noti, giornalisti, politici. È l’inviata speciale di Radio Monte Carlo. Si manifesta ovunque: forse vuol far dimenticare le interviste all’oscuro fatte su La7d.
La Russa scalciante. Piccolo fuori programma a margine della conferenza stampa per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Un operatore che lo stava riprendendo scivola. «Non sono stato io, potete scriverlo», dice il ministro La Russa riferendosi alla zuffa con Corrado Formigli di Annozero (La Russa lo avrebbe cacciato e scalciato).
Liguri dal braccino corto.
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