L'incipit di una canzone di Sandy Posey del 1966 intitolata Born a Woman introduce i lettori nel mondo raccontato fra le pagine del romanzo Sleeping Beauties (Sperling & Kupfer, pagg. 672, euro 21,90) di Stephen King e Owen King. Una storia dedicata alla condizione femminile, dove le «belle addormentate» del titolo risulteranno estremamente pericolose per chi le incontra e tutt'altro che in cerca di un principe azzurro. Perché come ci ricorda Sandy Posey «Non importa se sei ricca o povera/ Intelligente o stupida/ Il posto di una donna nel nostro vecchio mondo/ È in pugno a un uomo/ E se sei nata donna/ Sei nata per essere ferita/ Sei nata per essere calpestata/ Imbrogliata. Tradita/ E trattata da schifo».
Proprio in queste condizioni si trovano le recluse nel carcere di Doolin. Qualcuna di loro è in prigione per contraffazione, qualcuna per avere assassinato il marito con un cacciavite, qualcuna perché si è data alla prostituzione. Fra le mura del carcere avvengono fatti davvero strani. Spesso di notte le ragazze hanno sogni agitati dietro le sbarre, ed è uno di questi a sconvolgere una di loro, perché riguarda l'arrivo di una misteriosa Regina Nera destinata a modificare l'ecosistema del mondo. Lo psichiatra dottor Norcross pensa che sia semplicemente un incubo, ma sua moglie Lila che ricopre l'incarico di sceriffo intuisce che è il presagio di qualcosa di terribile. Le ragazze cominceranno ad addormentarsi e a produrre intorno al loro corpo uno strano bozzolo, fatto di una tela vischiosa che ricorda quella degli insetti. È pericoloso risvegliarle e rimuovere lo strano tessuto, perché si trasformano in orribili creature.
Ma cosa sognano in realtà quelle donne? In che posto vengono trasportate dal sonno? I terribili eventi che iniziano a sconvolgere la comunità di Doolin la portano a domandarsi se si trovano davanti a una maledizione, a un esperimento, a un'anomalia genetica o a un'invasione da un altro mondo. La storia costruita da Stephen King con il figlio Owen incrocia drammi della vita reale con una trama fantascientifica degna dei miglior Richard Matheson e Jack Finney e la piccola città del West Virginia di Doolin è perfetta per ambientarvi questa storia che rimanda alla Genesi, all'Apocalisse, alla Bella Addormentata, a L'invasione degli ultracorpi. «Perché un romanzo di genere fantastico sia credibile, deve basarsi su dettagli realistici» confessano alla fine di Sleeping Beauties i due autori. E proprio per questo hanno visitato personalmente molte carceri femminili. Sleeping Beauties è un romanzo visionario, in cui fantascienza e horror vanno a braccetto e la casa di produzione Anonymous Content se ne è già aggiudicata i diritti. Il caos sulla Terra infatti è destinato ad essere scatenato dall'arrivo di un essere speciale: Evie Black. L'unica donna che sembra essere immune alla malattia. È l'unica incontaminata oppure è un demone che dev'essere distrutto? La seconda canzone che dà il ritmo a Sleeping Beauties è un pezzo di Warren Zevon intitolato I'll Sleep When I'm Dead, che recita: «Non importa se sono stanco, dormirò solo quando sarò morto».
Non c'è infatti tempo per dormire fra le pagine di questo romanzo. Non c'è possibilità di risvegliarsi dagli incubi che vi vengono raccontati senza provare la sensazione che qualcosa di vischioso ci sia rimasto addosso.
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