Due grandi interpreti per il remake femminile

Curiosa la tendenza degli ultimi anni, in quel di Hollywood, di rileggere (è il termine che viene spacciato per non parlare volgarmente di remake) pellicole famose, in chiave femminile

Due grandi interpreti per il remake femminile

Curiosa la tendenza degli ultimi anni, in quel di Hollywood, di rileggere (è il termine che viene spacciato per non parlare volgarmente di remake) pellicole famose, in chiave femminile. Solo per citare alcuni titoli, abbiamo visto, di recente, Ghostbuster 3D e Ocean's 8, diventare dei nuovi inizi di saghe famose, con protagoniste donne. E, chi se lo fosse perso, visto che al cinema non è uscito, potrebbe recuperare, su Amazon Prime, What Men Want che, come fa intuire il titolo, è la risposta rosa al leggendario What Women Want con Mel Gibson. In questo filone, non casuale, rientra anche questo Dopo il Matrimonio che riporta sul grande schermo il dramma omonimo girato, nel 2006, da Susanne Bier, cambiando l'ordine degli addendi, senza intaccare il risultato. Ovvero, se qualche lettore lo ricorda, il film, che fu candidato dalla Danimarca gli Oscar, raccontava la storia di Jacob, direttore di un orfanotrofio in India. Ricevuta l'opportunità di un grosso finanziamento, l'uomo ritornava in Danimarca per incontrare Jørgen, l'uomo d'affari in procinto di versare la somma; con una serie di conseguenze personali imprevedibili. Nel film, diretto, senza particolari sussulti, da Bart Freundlich, che si può vedere, a noleggio, sulla nuova piattaforma di Miocinema.it e su Sky Primafila, la protagonista è femminile, ovvero Isabel (Michelle Williams), co-fondatrice di un orfanotrofio indiano. Anche lei riceve l'offerta di una donazione, a patto che ritorni negli Usa per incontrare Theresa (Julianne Moore), la donna d'affari che sta cercando una associazione alla quale donare l'ingente somma. La figlia di Theresa sta per sposarsi e Isabel viene invitata al matrimonio, dove scoprirà che il marito della madre della sposa è Oscar, sua ex fiamma. Ovvero, la trama che si dipana è identica a quella del 2006, salvo nel genere dei protagonisti.

Per questo motivo, chi aveva visto la pellicola della Bier, non avrà colpi di scena. Diverso il discorso di coloro che, a digiuno, si caleranno nelle vicende drammatiche che investono le due donne. Un applauso forte alle splendidi interpretazioni delle due bravissime protagoniste.

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