Elvis e Martin Nudo: "Tra danza e cinema, come papà e mamma"

I due figli Walter Nudo, nati dalla relazione con l'ex compagna, la ballerina Tatiana Tassara, si raccontano in un momento così difficile per il mondo

Elvis e Martin Nudo: "Tra danza e cinema, come papà e mamma"

Abbiamo incontrato i figli di Walter Nudo e della ballerina Tatiana Tassara per la nostra rubrica “Figli d'arte”. Elvis (nato nel 1996) e Martin Nudo (nato nel 1999) sono due promesse della danza classica, si sono già fatti notare durante la vittoria del padre al Grande Fratello Vip nel 2018. Entrambi sono in standy by a causa del coronavirus. In attesa che tutto torni alla normalità e che i teatri riaprano, si dedicano agli allenamenti casalinghi e dilettandosi in cucina. “Due anime meravigliose che in questa vita io li chiamo figli e loro papà! I figli non sono nostri, qualcuno disse 'sono frecce di un arco che noi dobbiamo tendere talmente tanto affinché loro possano volare liberi verso i loro obbiettivi'”, aveva dichiarato sui social Walter Nudo, esprimendo il suo amore per i figli.

La vostra famiglia vi ha appoggiato in questa scelta?
Elvis: “Si! Tutta la mia famiglia, mi ha sempre pienamente appoggiato nel mio percorso, e sono molto grato di questo perché non è una cosa scontata. Ma in particolare devo ringraziare mia madre, la quale è stata anche la mia prima insegnante da quando avevo 7 anni”.

Martin: “I miei genitori mi hanno sempre appoggiato: mia madre ballerina ci ha introdotto in questo mondo in quanto ci ha trasmesso tutta la sua passione e mio padre , che ha apprezzato il mio duro lavoro, è sempre stato molto orgoglioso di me”.

Che consigli vi hanno dato?
Elvis: “I miei genitori mi hanno sempre spronato a dare il massimo per poter raggiungere i miei sogni, non solo dandomi consigli, ma dedicandomi il loro tempo, insegnandomi la costanza nel lavoro che ogni giorno vale e può fare la differenza”.

Martin “Mia madre con la sua competenza mi ha guidato negli studi migliori da intraprendere e mio padre, che ha sempre appoggiato le nostre scelte , è sempre stato un sostegno nei momenti di difficoltà che spesso si incontrano in un attività così dura”.

Come state affrontando questo momento in quarantena?

Elvis: “È un periodo di estrema difficoltà per tutti. Cerco di mantenere fissi i miei obbiettivi continuando a esercitarmi anche a casa. Visto che c’è più tempo libero, mi dedico a migliorare la mia abilità in cucina”.

Martin: “Non è una situazione facile, in quanto tutti i teatri hanno chiuso e quindi non è più possibile fare il nostro allenamento giornaliero. Ci dobbiamo accontentare di pochi metri di spazio in casa, che ci limita molto nella preparazione. Oltre a questo mi sto dedicando a sviluppare altre passioni come cucinare”.

Avete lasciato in sospeso situazioni lavorative?

Elvis: “Il teatro dove lavoro ha dovuto annullare molti spettacoli in programma e per ora ancora non sappiamo fino a quando. Dovevo fare una competizione di danza classica a Helsinki, ma anche questa è stata sospesa”.

Martin: “In questo momento anche la nostra arte è in quarantena: le prove e gli spettacoli sono stati sospesi fino alla fine di aprile”.

Che prospettive ci sono per i teatri e le compagnie secondo voi, quando si potrà tornare alla normalità?

Elvis: “Non ho idea di quando potremo tornare a lavorare, molte compagnie hanno cancellato gli spettacoli fino alla fine di questa stagione. Quindi spero il prima possibile”.

Martin: “Il teatro è un punto di aggregazione quindi ci saranno dei problemi per ricominciare la nostra attività. Spero che si sviluppino delle nuove possibilità che ci permettano di iniziare nel più breve tempo possibile, tipo le dirette televisive degli spettacoli”.

Avete sempre amato la danza o avevate interessi diversi?

Elvis: “Ci sono stati momenti in cui mi sono chiesto se fare il ballerino era quello che realmente volessi, ma ogni volta che mi allontanavo dalla Danza ne sentivo subito dopo la mancanza. Comunque sono un appassionato di diverse discipline sportive, in particolare calcio e ginnastica artistica”.

Martin: “Fin dall’inizio l’amore per la danza ci è stato trasmesso da nostra madre, creando così un grande legame tra lei, mio fratello e mia madre. Mi sono cimentato anche nel tennis e il pugilato, che mi hanno aiutato nella mia formazione e scelte di vita”.

Quando avete capito che la danza sarebbe potuto diventare il vostro lavoro?

Elvis: “Ho sempre pensato che sarei diventato un ballerino fin da quando sono entrato nell’accademia del Teatro alla Scala, poi ho iniziato a fare audizioni nelle compagnie europee, ma non riuscivo a trovare lavoro. Ho iniziato a dubitare. Poi alla fine dell’estate del 2015 mi hanno offerto un contratto di lavoro con il Teatro alla Scala di Milano e in quel momento ho capito che la danza era diventata una professione”.

Martin: “All’inizio non pensavo che la danza potesse diventare il mio lavoro, ma quando sono entrato nella scuola dell'American Ballet Theatre, mi sono reso conto che ballare mi faceva semplicemente stare bene e ho deciso di intraprendere questa carriera”.

In quali compagnie lavorate adesso e come vi trovate?

Elvis: “In questo momento lavoro al teatro Bayerische Staattsbalett a Monaco di Baviera. Sono molto contento qui, i balletti che facciamo sono la maggior parte di repertorio classico con qualche produzione contemporanea. Ci sono molti ragazzi giovani e talentosi da cui trarre ispirazione e confrontarsi”.

Martin “Dopo la Junior company di Monaco di Baviera adesso lavoro all’Aalto Ballett a Essen, in Germania. È una compagnia molto valida che mi da possibilità di ballare ruoli da solista”.

Non vi piacerebbe comunque entrare in una compagnia italiana? Perché avete puntato all'estero?

Elvis: “Ho già lavorato in passato alla Scala di Milano per 2 anni. Ho poi deciso di andare all’estero per fare altre esperienze e anche per una crescita personale. Ho voluto mettermi alla prova affrontando difficoltà che solo al pensiero mi mettevano paura. Ad esempio quando ho deciso di andare a lavorare a San Pietroburgo, dove ho vissuto per un anno e mezzo senza conoscere la lingua con una realtà diversa da quella che vivevo in Italia”.

Martin “La Scala rimane sempre uno dei teatri piú importanti del mondo ma il mio sogno era quello di fare esperienza all’estero in un teatro che mi desse la possibilità di ballare ruoli importanti”.

Tornereste in Italia a lavorare e se sì dove?
Elvis: “Per ora non penso di tornare a lavorare in Italia, sento il desiderio di restare ancora un pò all’estero, anche perché se dovessi pensare ad un mio ritorno in Italia, vorrei fosse per la mia ultima tappa della carriera da ballerino”.

Martin: “L’Italia è uno dei paesi più belli del mondo, quindi magari in futuro potrei tornare. I teatri italiani per cui mi piacerebbe lavorare, oltre la Scala, cono l’Opera di Roma e il Teatro San Carlo di Napoli. Per ora sono felice, dove sono”.

Quali sono i vostri ruoli preferiti, quali le coreografie di repertorio e moderne?

Elvis: “Io sono un amante del repertorio classico, e uno dei ruoli che sogno di fare è quello di Sigfrid, il principe de 'Il lago dei cigni'. Anche perché è stato il primo balletto che ho visto”.

Martin “Sono un amante sia della danza classica che moderna, ma in particolar modo il mio ruolo preferito è 'Onegin' di John Cranko”.

Curate molto anche Instagram, quanto è importante per voi?

Elvis: “Ho incominciato da poco a curare Instagram, ma sto facendo del mio meglio per recuperare. Mi rendo conto che per chi vive nel mondo dello spettacolo, è una vetrina importante, che ci permette di far conoscere la nostra arte ad una platea ampia di persone”.

Martin: “Negli ultimi anni ho trascurato il mio profilo Instagram. Solo ora mi sto rendendo conto, che è parte del nostro lavoro: una grande piattaforma che ci permette di condividere la nostra arte e far crescere il nostro personaggio”.

Qual è il vostro sogno nel cassetto?
Elvis: “Il mio sogno nel cassetto, come moltissimi ballerini hanno, è quello di diventare principal dancer e ballare nei teatri più importanti”.

Martin “Il mio sogno è quello di ispirare la gente e i giovani attraverso la mia arte! Proprio come sono stato ispirato io dai grandi artisti, come Michail Baryšnikov”.

Vi piacerebbe recitare in un film come già ha fatto Michail Baryšnikov, per citarne uno?

Elvis: “Mi piacerebbe moltissimo recitare in un film. Ogni tanto ci fantastico e il pensiero mi entusiasma. In effetti ora che ci penso prendere lezioni di recitazione mi aiuterebbe anche per la capacità espressiva, mentre ballo”.

Martin “Mi piacerebbe molto perché avrei la possibilità di cimentarmi anche come attore seguendo anche le orme di mio padre”.

Chi è secondo voi il ballerino più importante e bravo internazionale e italiano?

Elvis: “Il ballerino più importante italiano e anche internazionale, secondo me è Roberto Bolle. Questo perché oltre a essere un etoile internazionale, ha portato la danza classica fuori dal teatro fino in televisione, facendo conoscere il balletto ad un pubblico sempre più ampio”.

Martin “Anche per me è Roberto Bolle perché oltre a essere un grande artista è anche un imprenditore della danza”.

Chi è il più bravo tra voi due?

Elvis: “Forse per ora io ma solo perché ho un pò più di esperienza. Martin migliora in fretta. Abbiamo qualità molto diverse e cerchiamo sempre di aiutarci l’uno con l’altro”.

Martin: “ovviamente io (ride, ndr)”.



Avete due nomi speciali, da dove nascono?

Elvis: “Non posso dirlo con sicurezza, ma credo che il mio nome viene da una passione di mio padre per Elvis Presley, il che non mi dispiace affatto!”.

Martin: “Il nome Martin è stato deciso dai nostri genitori per la sua unicità”

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