"Da grande vorrei diventare un/a principe/ssa". Quante volte abbiamo espresso questo desiderio da bambini guardando un cartone animato Disney, leggendo una fiaba o seguendo in tv e sui giornali l’incredibile esistenza della monarchia inglese. Vivere in un castello, possedere ricchezze di ogni genere, indossare tiare e abiti strabilianti, frequentare il jet set mondiale può far gola a chiunque. Sulla carta sembra essere la vita perfetta.
Sarà stato così anche per Lady Diana prima, Kate Middleton e Meghan Markle poi: nell’intimità delle loro camerette, vedendo sfilare in tv la regina Elisabetta e il suo seguito, avranno pensato: "Mi piacerebbe un giorno essere lì con loro". E inaspettatamente così è stato. Ma fin da subito la realtà ha luccicato molto meno della loro immaginazione: essere un membro della famiglia reale ha sempre significato prima di ogni altra cosa servire la Corona, seguendo un rigido protocollo, che disciplina ogni aspetto del quotidiano e a cui tutti i membri della royal family devono sottostare. Le regole che lo compongono sono talvolta davvero strampalate. Chiunque voglia imbarcarsi in questa avventura deve senza dubbio avere una forte motivazione. Ecco qui un mini-manuale che aiuterà gli aspiranti royal a capire se questa è la vita che desiderano realmente.
Regole royal a tavola
Una volta diventato membro della monarchia inglese il candidato dovrà dire addio ai sereni e informali pranzi di famiglia. Ogni evento è preparato con settimane di anticipo e studiato nei minimi dettagli. Innanzitutto deve sapere che il ritmo dei pasti è dettato dalla regina Elisabetta: quando lei arriva e si accomoda al tavolo, tutti si siedono, finché lei mangia, tutti mangiano. Sarà consentito parlare con lei durante i pasti, ma rispettando un ordine preciso: la sovrana parla prima con l’ospite alla sua destra, e solo dopo la prima portata con quello alla sua sinistra. Poco prima di abbandonare la tavola, lancia dei segnali, come quello di poggiare la borsetta sul tavolo. Da quel momento gli invitati avranno solamente cinque minuti per finire il loro piatto.
Il menù non prevedrà pietanze a base di aglio o di frutti di mare, che essendo altamente allergizzanti, potrebbero causare spiacevoli sorprese e rovinare la cena ai commensali. Riso, pasta e patate sono alimenti con elevato indice glicemico e per questo non verranno mai consumati la sera. I cibi non si infilzano con la forchetta, ma si sfiorano appena. Ogni tre bocconi, toccherà prendersi una piccola pausa e riporre le posate.
Ci sono regole precise su come bere la zuppa, il tè o il caffè: il movimento del cucchiaio per raccogliere la brodaglia dovrà andare sempre verso l’esterno, il manico della tazza da tè deve essere impugnato con pollice e indice, e orientato verso destra, quello della tazzina da caffè invece stretto con l’indice. Le donne dovranno bere dallo stesso lato del bicchiere per non sporcare troppo il bordo con il rossetto e non dovranno accavallare le gambe, ma eventualmente le caviglie.
È severamente vietato arrivare in anticipo a un evento o organizzare un pranzo fuori all’ultimo minuto: per un royal il rischio di avvelenamento è molto alto, quindi, ogni vivanda deve essere controllata prima di essere ingerita.
Attento a come parli…
Non si sentirà mai pronunciare da un reale inglese la parola "dinner" per indicare la cena, a cui viene preferita "supper", o urlare a squarciagola "cheers" durante un brindisi. In generale a corte sono severamente vietati i francesismi. Vocaboli come "toilette", "dessert" o "parfume" sono banditi da Buckingham Palace. I reali inglesi non potranno parlare in pubblico di politica o votare, perché rappresentano una figura neutrale.
Rapporti con stampa e sudditi
Ovviamente, esistono rigide disposizioni che regolamentano i rapporti con la stampa. I royal non potrebbero rilasciare interviste, ritenute pericolose, come le famose vecchie eccezioni hanno dimostrato. I principini non possono essere fotografati se non nelle occasioni ufficiali e solo per le foto di rito.
Sebbene i sudditi siano la linfa vitale della monarchia, anche nei loro confronti i reali devono mostrare un certo distacco: niente selfie e autografi, come le star di Hollywood. Non possono essere nemmeno toccati dalla gente comune, per ragioni di sicurezza. La regina Elisabetta II indossa sempre dei guanti per evitare di sfiorare superfici sporche o contaminate.
Le regole dello svago
Sembrerà una contraddizione, ma anche nel tempo libero un membro della royal family non può fare quello che vuole. A casa Windsor è severamente vietato giocare a Monopoli, come con qualsiasi altro gioco da tavola, perché ritenuto "frivolo" ed eccessivamente competitivo.
Non vedremo mai viaggiare il principe Carlo e William sullo stesso mezzo. I primi in linea di successione non possono assolutamente spostarsi insieme: se qualcosa dovesse andare storto, la monarchia dovrà avere sempre un erede. Questa regola è stata sorvolata in una sola occasione: dopo la morte di Diana, è stato concesso al principe del Galles e ai suoi figli di volare sullo stesso aereo per ritornare a Londra e celebrare il funerale di Lady D. Proprio perché la vita è imprevedibile, un buon royal deve sempre avere in valigia un abito da lutto, così che possa vestirsi in modo adeguato in qualsiasi momento, ovunque sia.
Le feste di compleanno di un principe o di una principessa saranno senza dubbio meravigliose, ma senza regali: i royal non possono ricevere dei presenti dagli invitati per ragioni di sicurezza e galateo.
I reali inglesi possono fare shopping per rilassarsi, ma non come tutti i comuni mortali. Ogni membro della famiglia ha un proprio team di consulenti che li guida nella scelta dei vestiti.
Questione di stile
Il protocollo non lascia spazio neanche nel campo dell’abbigliamento: grandi e piccini sono tenuti a rispettare un rigido dress code. È vietato indossare in pubblico abiti casual. Unica eccezione viene fatta per la partecipazione a eventi sportivi: in quelle rare occasioni potremmo vedere pantaloni e scarpe basse indossati dalle donne di casa Windsor. Meglio evitare anche vestiti troppo appariscenti e scollati, le unghie colorate (a corte è consentito solo lo smalto rosa pallido) e persino le zeppe, perché la Regina le trova "volgari" rispetto a un decolté. Per una lady è sconsigliato anche portare le gambe nude, anche in piena estate: meglio coprirle sempre con una calza velata color carne. È buona norma usare un fascinator durante gli eventi ufficiali, ma mai dopo le 18:00: le donne sposate dovranno sostituire i simpatici e variopinti cappellini con una bella e preziosa tiara.
Ma probabilmente la regola più pesante rimane il divieto assoluto del nero: questo per la regina Elisabetta è il colore del lutto ed è quindi molto poco elegante indossarlo in altre occasioni. Lo ha appreso a suo discapito la povera Lady D, durante una delle prime uscite ufficiali come fidanzata del principe Carlo: non conoscendo il protocollo reale, decise di indossare un abito nero. La scelta non piacque affatto al principe del Galles che per ferirla la definì davanti alla stampa "grassottella".
Anche i bambini non possono sfuggire al rigidissimo protocollo: i principi George e Louis spesso indossano nelle foto ufficiali dei calzoncini corti, anche in pieno inverno. È una tradizione britannica del sedicesimo secolo, che impone questo abbigliamento ai bambini sotto gli 8 anni. Il pantalone lungo simboleggia l’ingresso nell’età adulta.
Il protocollo dei sentimenti
Mai dare le spalle alla Regina o scordarsi l’inchino quando la si incontra. Elisabetta II è certamente una madre e una nonna, ma prima di tutto è la sovrana del Regno Unito. Tutti i famigliari devono, quindi, contenere le manifestazioni d’affetto nei suoi confronti e rispettare il protocollo.
In generale, l’amore non è chic per i reali inglesi, specie se è eccessivamente ostentato: è assolutamente vietato manifestare pubblicamente i propri sentimenti per il partner. In pochissime occasioni vedremo un royal abbandonarsi alle "smancerie". Una tra queste è sicuramente il matrimonio: il bacio tra i neo sposi sul balcone di Buckingham Palace è ormai una tradizione a cui i sudditi potrebbero difficilmente rinunciare.
Sempre che le nozze si
possano celebrare: i primi sei in linea di successione devono chiedere prima un permesso speciale al monarca. Carlo, William e Harry hanno ottenuto il primo "sì" da Elisabetta II e solo dopo dalle rispettive principesse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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