"Fazio ha pagato 150mila euro per George Clooney?", l'indiscrezione che imbarazza la Rai. Ma viale Mazzini smentisce

Nei corridoi di viale Mazzini si mormora che Fabio Fazio avrebbe pagato 150mila euro per ospitare George Clooney e ora FdI chiede spiegazioni in Vigilanza Rai

"Fazio ha pagato 150mila euro per George Clooney?", l'indiscrezione che imbarazza la Rai. Ma viale Mazzini smentisce

Il 2020 è stato un anno difficile per i network e i broadcaster televisivi e non fa eccezione la Rai, che nel primo semestre ha visto crollare gli introiti derivanti dalla pubblicità a causa della pandemia. Nonostante tutte le produzioni stiano seguendo una politica di spesa molto più morigerata rispetto agli anni precedenti, c'è un questione che sta animando i corridoi di viale Mazzini e che è destinata a causare ben più di qualche mal di testa nei prossimi giorni. Il programma di Fabio Fazio, Che tempo che fa, è la produzione di punta di Rai3. Il programma è prodotto dalla casadi produzione dello stesso Fabio Fazio e in questo modo si dovrebbe sollevare l'azienda da alcuni costi. Tuttavia, in queste ore l'ospitata di George Clonney nel programma della domenica sera di Rai3 sta scatenando più di qualche perplessità.

L'attore è stato ospite in videocollegamento nella puntata di domenica 20 dicembre. Nessun impegno particolare per lui, se non l'utilizzo del proprio computer per collegarsi via Skype con Che tempo che fa. Certo, lo sfruttamento dei diritti di immagini per fini commerciali va ricompensato, ma ora in Vigilanza Rai vogliono saperne di più. "Chiediamo ai vertici della Rai di sapere se è vero, come riportano alcune indiscrezioni provenienti da viale Mazzini, che sono stati pagati 150mila euro per ospitare in via esclusiva George Clooney nella trasmissione di Fabio Fazio", riferisce Federico Mollicone, deputato di Fratelli d'Italia.

Una cifra molto elevata considerando l'impegno ma, soprattutto, il fatto che l'attore si trovi in "tour" promozionale per il suo ultimo film, distribuito per altro su Netflix: "Se questa indiscrezione venisse confermata, ci domandiamo che senso giornalistico avrebbe una esclusiva pagata come un ingaggio e se non si ritenga un danno per la stessa azienda pubblica sostenuta con canone, pubblicizzare un film su una piattaforma straniera invece di valorizzare e promuovere le produzioni di Raicinema e Raiplay".

Le parole di Mollicone sono molto dure contro la politica del programma di Fabio Fazio: "Mai finora si era sentito che un produttore di contenuti pagasse per promuovere un prodotto della concorrenza. Ci sarebbe riuscito Fabio Fazio, non nuovo nello sperpero di denaro pubblico". Sarebbe quanto meno illogico se venisse confermato e la Rai dovrebbe dare delucidazioni sulle sue politiche di spesa, tanto più in un momento complicato come questo. La spesa pubblica del Paese è sotto la lente di ingrandimento e 150mila euro spesi in questo modo, se fosse vero, non sarebbero eticamente accettabili.

Anche la Lega si è unita alla richiesta di chiarezza da parte della Rai. "Secondo alcune indiscrezioni, la partecipazione domenica 20 dicembre di George Clooney alla trasmissione di Fazio, 'Che tempo che fa', sarebbe costata circa 165mila euro di soldi pubblici", scrivono i deputati Giorgio Maria Bergesio, Alessandro Morelli, Massimiliano Capitanio, Umberto Fusco, Elena Maccanti e Simona Pergreffi, che hanno presentato la questione in Vigilanza Rai. "Se fosse confermato, sarebbe gravissimo, tanto più perché l'intervista sarebbe servita all'attore per promuovere il suo ultimo film The Midnight Sky, uscito in Italia su una piattaforma digitale straniera, concorrente del servizio pubblico e di Rai Cinema. Insomma, oltre al danno, pure la beffa. Chiediamo di sapere tutta la verità. Inoltre, se a pagare per promuovere il film fosse stata la casa di produzione del film o la piattaforma dove verrà trasmesso, il programma dovrebbe fare altro e non essere uno spazio pubblicitario, per di più concorrenziale alla Rai stessa, senza per giunta comunicarlo agli ascoltatori con la dovuta chiarezza. Ricordiamo, infine, che il pluralismo deve essere sempre garantito, anche e soprattutto a Che tempo che fa", concludono i deputati.

Ma sulla vicenda è intervenuta la Rai con una nota in cui viene smentito tutto: "Il lungo collegamento con la star hollywoodiana George Clooney domenica 20 dicembre a Che Tempo che fa è stato realizzato a titolo completamente gratuito".

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