Fedez: "X Factor? Con me i cantanti vendono di più. Morgan miglior giudice in assoluto"

È l'uomo del momento: (vincente) giudice di X Factor, produttore, genio del marketing musicale, seguitissimo sui social (con più di 2 milioni di "mi piace" sulla sua pagina Facebook e più di 1 milione di followers su Twitter) ed imprenditore di successo, Fedez ha saputo andare oltre i limiti del rap italiano con esperimenti musicali "riusciti, ed altri di m***a", come sostiene lui stesso in una lunga intervista a Leggo. Tra la satira musicale - vedi il fenomeno Rovazzi (da lui lanciato) col tormentone "Andiamo a comandare" - e i talent show, Fedez precisa di non essere un provocatore - come tutti pensano - , ma dato che "ho l'immagine da scafista, allora... Mi disegnano così".

Non solo rapper, dunque, ma anche manager musicale. A testimonianza delle sue capacità, non solo il sopracitato Rovazzi, ma anche alcuni cantanti di X Factor, che "quando ho gestito il (loro) management musicale, è stata l'edizione in cui questi hanno venduto di più. Qualcosina di musica capisco...". E a proposito del talent più famoso della tv, rivela indiscrezioni sui suoi compagni giudici: "Arisa sbrocca da sola. Sono convinto che Manuel Agnelli sarà un grande giudice". Tuttavia, il suo "vero amore" resta Morgan, per lui il miglior giudice di sempre: "... ci farei anche sesso", scherza.

"Non è facile sfondare - rivela, in merito agli artisti che dopo X Factor faticano ad avere successo -. Io non sarei da talent, ma una cosa l'ho capita e dovrebbero capirla i ragazzi: non puoi essere artista e basta: la musica non basta, devi gestire la vita e tutto il resto intorno. I piedi per terra: tutto può finire presto".

Trai suoi cantautori preferiti, "De André per lo storytelling, Gaber per l'ironia, Guccini per i co****ni, De Gregori per la poesia", ed è contrario a chi accosta i rapper di oggi ai grandi monumenti del

passato: "Io porto rispetto", dice.

E infine, sulle polemiche web: "Mi tirano dentro politici e giornalisti, poi io non mi faccio indietro. Non ho mai provocato (...), ho sempre dato a tutti risposte educate".