Francesco e gli "invisibili". Il Papa incontra gli ultimi

Domani su Canale 5 va in onda lo speciale dedicato al Pontefice. Si farà intervistare da quattro fedeli con vite difficili

Francesco e gli "invisibili". Il Papa incontra gli ultimi

È arrivato in perfetto orario, alle 16 in punto, da solo, in quella sala di Casa Santa Marta in cui riceve tutti i suoi ospiti e dove troneggia un enorme dipinto della Madonna che scioglie i nodi, a cui lui è devoto da sempre.

Guarda per un attimo l'orologio e dopo aver salutato tutti i presenti con una stretta di mano esclama soddisfatto: «Siamo puntuali, eh? Possiamo iniziare l'intervista». Emerge così, senza alcuna forzatura la grande umanità e la semplicità di Papa Francesco che ha voluto incontrare nella sua residenza in Vaticano quattro persone che hanno visto la loro vita stravolta. Quattro scarti della società diventati i protagonisti insieme al Pontefice dello Speciale TG5 «Francesco e gli invisibili il Papa incontra gli ultimi», in onda domani sera alle 20.40 in esclusiva mondiale su Canale Cinque.

Un incontro tra il pastore e il gregge smarrito, tra il vescovo e il popolo. Un popolo pieno di incertezze, di dubbi, di quesiti. Domande che, ribaltando ogni schema televisivo, vengono poste in prima persona al Papa direttamente da loro quattro. Un dialogo schietto, insomma, senza filtri, con l'obiettivo di trovare una via di speranza e di serenità in questo Natale ormai alle porte. C'è Giovanna, una mamma coraggio, vittima di violenze domestiche, fuggita insieme ai suoi quattro figli e che nel momento in cui stava riuscendo a rialzarsi, è stato ributtata giù dal Covid-19, perdendo il lavoro e la casa.

C'è Pierdonato, un ergastolano (oggi semilibero) che ha trascorso 25 anni in carcere e che grazie allo studio e ad una profonda revisione della sua vita ha capito gli errori commessi nel passato. Poi c'è Maria, una donna senzatetto, che ha trascorso gli ultimi anni al freddo, a dormire per strada e che oggi è stata accolta a Palazzo Migliori, il dormitorio dell'Elemosineria Apostolica gestito dalla Comunità di Sant'Egidio. E infine c'è anche Maristella, una ragazza scout di 18 anni, arrivata a Santa Marta da Foligno in rappresentanza di tutti i ragazzi che durante il lockdown, a causa delle restrizioni, sono diventati invisibili, sentendosi l'ultima ruota di una società già ammalata d'indifferenza.

Proprio questa, indifferenza, è una delle parole che Francesco pronuncia più spesso durante il colloquio ripreso dalle telecamere Mediaset. Ma si parla tanto anche dei problemi di stringente attualità, soprattutto alla luce della crisi che stiamo vivendo. Ne viene fuori un dialogo che contiene messaggi dirompenti del Pontefice su temi come la tutela della vita, la povertà, la violenza sulle donne, la crisi. Parole che scaldano il cuore «perché noi agli occhi del Papa non siamo invisibili, sappiamo che ci vuole bene e che ci sostiene», commenta uno dei quattro protagonisti.

Nessun protocollo, nessuna formalità tra il Papa e i suoi intervistatori speciali. Anzi. Durante una piccola pausa dalle riprese, Francesco chiede di far portare da bere e da mangiare per tutti gli ospiti e per la troupe impegnata nelle riprese: «qualche biscotto, dell'acqua, dei succhi di frutta».

L'emozione inchioda tutti sulle proprie sedie: nessuno si azzarda ad alzarsi in piedi, in attesa che Francesco faccia il primo passo o che magari dica qualcosa. Alcuni rimangono quasi imbambolati, con il sorriso stampato in faccia, davanti al Vicario di Gesù Cristo sulla terra.

Ci pensa ancora una volta lui, Francesco, a rompere il ghiaccio: «Forza, andate a prendere da bere e da mangiare!». Ed è qui che viene fuori con ancora più forza l'umiltà di un Pontefice che, durante il breve momento conviviale, parla, come un padre con un figlio, con Pierdonato e decide di regalargli le coroncine del rosario da portare a tutti i carcerati della sua zona, parla con Maria e Giovanna rassicurandole sul fatto che «sicuramente qualcuno vedrà questa ripresa e qualcosa cambierà», parla con Maristella ricordandole che anche se ci si arrabbia con i genitori, loro ti vogliono sempre e comunque bene, come fa Dio con i suoi figli.

Ma ci sono anche delle priorità da rispettare: il vaccino per tutti, la tutela del creato, la solidarietà verso i migranti soprattutto in questo momento di pandemia: lo ha chiesto chiaramente ieri mattina ai nuovi ambasciatori presso la Santa Sede che ha ricevuto in udienza, nel giorno del suo compleanno. E poi l'incontro più bello: quello con un primo gruppo di dieci rifugiati arrivati da Cipro (sono in tutto cinquanta).

Glielo aveva promesso e li ha portati in Italia a spese del Vaticano e con il supporto della Comunità di Sant'Egidio che si occuperà del loro reinserimento.

Il modo migliore per Francesco di festeggiare i suoi 85 anni è proprio con loro, ancora una volta, con gli invisibili.

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