La Hemingway in un docufilm contro il suicidio

La Hemingway in un docufilm contro il suicidio

La nipote di Ernest Hemingway, Mariel, ha deciso di scendere in campo contro il suicidio. L'attrice, il cui nonno scrittore e la sorella modella si sono entrambi tolti la vita, ha spiegato alla stampa che «Hollywood deve assumersi la responsabilità di non attribuire un'aura positiva alle assuefazioni», come l'alcol, la droga, gli psicofarmaci. Mariel, candidata agli Oscar nel 1980 per la sua partecipazione al film Manhattan, si è fatta portavoce di battaglia contro il suicidio in un documentario, Running from Crazy, che sarà nelle sale a fine 2013. Nel documentario viene evocata la vicenda della sua famiglia, toccata da ben sette suicidi, e il suo percorso personale per guarire dalla depressione.

Kelly Posner, fondatrice del Centro per la prevenzione del suicidio ha spiegato che «il 90% delle persone che si toglie la vita soffre di problemi psicologici, di depressione, e il 60% di loro non viene curata. Il numero dei suicidi nella fascia di età tra i 35 e i 64 anni è aumentata del 28% nell'ultimo decennio, sorpassando gli incidenti stradali come causa di decesso.

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