Liguria, tutti i numeri delle regionali 2024

Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha vinto le elezioni Regionali in Liguria con il 48,7% contro il 47,4% ottenuto dall'ex ministro Andrea Orlando con uno scarto di circa 7mila voti

Liguria, tutti i numeri delle regionali 2024
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Dopo una breve ma serrata campagna elettorale, si sono chiuse le urne in Liguria, una Regione tornata al voto con un anno di anticipo in seguito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto l'ex presidente Giovanni Toti. Al momento, l'affluenza è al 46% e si attesta in calo rispetto a cinque anni fa quando votò il 53,5%.

Il candidato del centrodestra Marco Bucci, Dopo che sono state scrutinate 1745 sezioni su 1785, è avanti con il 48,8% contro il 47,3% del candidato del centrosinistra Andrea Orlando che resta in partita grazie all'ottimo risultato che sta ottenendo a Genova città. Gli exit poll di Opinio-Rai, davano l'attuale sindaco di Genova sostenuto da FdI, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc, Alternativa Popolare e da due liste civiche, vincente con il 47-51%. L'ex ministro Pd, sostenuto da Pd, M5S, Avs e da tre liste civiche, invece, era dato tra il 45,5% e il 49,5%. Anche secondo gli Istant Poll diffusi da La7 (copertura dell'85%) durante la maratona del direttore Enrico Mentana, il sindaco di Genova Bucci aveva una percentuale tra il 46 e il 50% contro il 45-49% attribuito al candidato del centrosinistra Andrea Orlando. La quinta proiezione della Rai, con una copertura del 64%, attribuisce a Bucci il 48,4% e il 47,6% a Orlando, mentre la quinta proiezione di La7 (copertura del 78%) dà Bucci al 49,1% e Orlando al 47,5%. In terza posizione con appena l'1% si colloca Nicola Morra, l'ex parlamentare del Movimento Cinque Stelle, candidato della lista Uniti per la Costituzione e che ha fatto parlare di sé più per le frasi irrispettose sulla malattia che ha colpito il candidato del centrodestra più che per il suo programma politico. "Bucci è malato oncologico come Santelli: chi lo vota deve esserne consapevole'", aveva detto Morra nel corso di un'intervista rilasciata al Foglio.

Per quanto riguarda i dati dei singoli partiti, le liste di centrodestra ottengono il 48,3% con FdI primo partito con il 15%, seguita dalla lista civica Vince Liguria con il 9,4%, la Lega con l'8,5%, Forza Italia con l'8%, la civica Orgoglio Liguria con il 5,7%, l'Udc con l'1,3% e Alternativa Popolare che si ferma allo 0,3%. La coalizione del centrosinistra si ferma al 47,9% con il Pd primo partito al 28,5%, seguito da Avs dato al 6,1% e dalla lista civica Orlando Presidente 5,3%. Il M5S, invece, si ferma al 4,5%, mentre il Patto civico e riformista per Orlando è dato all'1,7% e la lista Liguria a testa alta all'1,6%.

    Se effettivamente la sfida dovesse finire con una vittoria del centrodestra, si tratterebbe dell'ennesima sconfitta alle Regionali dell'alleanza giallorossa imperniata dal duo Pd-M5S. Unica eccezione la vittoria della pentastellata Alessandra Todde in Sardegna. Ma non solo. Visto e considerato lo scarto minimo tra le due coalizioni è assai probabile che l'esclusione dei renziani voluta da Giuseppe Conte può aver fatto la differenza. Il leader del M5S, infatti, non ha voluto né che Italia Viva si presentasse con il suo simbolo né che alcuni suoi esponenti venissero candidati all'interno di una lista civica riformista. I renziani, infatti, negli ultimi cinque anni, hanno sostenuto il sindaco Marco Bucci e addirittura esprimevano un assessore all'interno della sua giunta. Il "salto della quaglia" aveva spaccato Italia Viva e alcuni esponenti locali, in dissenso con la scelta di Matteo Renzi di sostenere Andrea Orlando, aveva lasciato il partito per passare con il centrodestra.

    Renzi, alla fine, lasciato fuori dalla coalizione di centrosinistra, ha lasciato libertà di voto. La Liguria, inoltre, è terra dello scontro dentro il M5S tra il leader Conte e il fondatore Beppe Grillo che ha rivelato di non essere andato a votare.

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