La Kalush Orchestra: "Abbiamo venduto il premio dell'Eurovision per aiutare i nostri soldati in guerra"

La band ucraina ha messo all'asta il trofeo vinto nella finale di Torino per finanziare l'esercito di Kiev nella guerra contro la Russia

La Kalush Orchestra: "Abbiamo venduto il premio dell'Eurovision per aiutare i nostri soldati in guerra"

Serviranno a finanziare l'acquisto di droni PD-2 i 900mila dollari che la Kalush Orchestra ha ricavato dalla vendita delle premio per la vittoria all'Eurovision Song Contest di Torino. Con un evento a sorpresa organizzato sui social network, la band ucraina ha messo all'asta la statuetta dell'Esc - l'iconico microfono di vetro - per sostenere economicamente la battaglia, che l'esercito ucraino sta portando avanti da quattro mesi contro Mosca.

L'intenzione di aiutare concretamente il loro popolo era stata manifestata apertamente della Kalush Orchestra durante la manifestazione musicale svoltasi a Torino due settimane fa. Subito dopo la vittora dell'Eurovision, Oleh Pasiuk e i compagni di band avevano ribadito il loro impegno: "Dobbiamo tornare in patria e come ogni ucraino siamo pronti a combattere". Ma il gruppo musicale ha voluto fare qualcosa di più concreto per sostenere i connazionali al fronte.

"Abbiamo vinto l'Eurovision Song Contest e adesso vogliamo aiutare l'Ucraina. Ogni euro che deciderete di donare può salvare la vita di un soldato ucraino", ha spiegato il leader del gruppo musicale nel corso della diretta Facebook fatta nelle scorse ore insieme al presentatore ucraino Sergiy Prytula. All'asta è finito anche il cappellino rosa indossato dal frontman della band durante l'esibizione nella finale dell'Eurovision, svoltasi il 14 maggio scorso a Torino. Ad aggiudicarsi statuetta e cappellino è stata la società di cryptovalute WhiteBIT, che ha raccolto l'ingente cifra grazie al supporto di migliaia di donatori. L'asta si è conclusa sfiorando quota 900mila dollari (circa 830mila euro) che sono stati devoluti alla Serhiy Prytula Foundation di Kiev.

Con la cifra raccolta la fondazione ucraina acquisterà tre droni PD-2 di ultima generazione.

Si tratta di modelli per uso militare di fabbricazione ucraina, che possono essere utilizzati per il controllo aereo su ampi raggi, per ricognizioni ma anche come vere e proprie armi. Strumenti che serviranno ai militari di Kiev a contrastare l'avanzata dell'esercito russo.

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