Kim Kardashian: "Basta party, diventerò un grande avvocato"

Si può a 38 anni cambiare radicalmente la propria vita? Se di nome fai Kim Kardashian la risposta è sì. La regina dei social, su Instagram è seguita da 144 milioni di fan, ha deciso di dare una svolta nel suo percorso professionale fatto di tv e imprenditoria e di dedicarsi allo studio. L’anno scorso ha iniziato l’apprendistato quadriennale in uno studio legale di San Francisco, per poter poi sostenere l’esame di Stato. Ma cosa ha spinto la moglie del cantante e produttore Kanye West ad una decisione così importante? Aver salvato una donna: la 64enne Alice Marie Johnson che era detenuta dal 1996 in Alabama per un crimine di droga. Dopo aver incontrato la Kardashian il presidente americano Donald Trump ha concesso la grazia alla donna.

Kim poi ha visitato anche le carceri e ha fatto diverse petizioni ai governatori con il commentatore della CNN Van Jones e con l’avvocato Jessica Jackson, fondatori del gruppo di patrocinio #cut50 per la riforma della giustizia criminale.

"Ho sempre saputo qual era il mio ruolo, - ha confessato in una intervista a Vanity Fair - ma sentivo di voler lottare per le persone che hanno pagato i loro debiti con la società: il sistema poteva essere cambiato e io volevo combattere per farlo”. Inevitabilmente c’è qualcuno che storce il naso nei suoi confronti, ma Kim fa spallucce: "Ormai non ci faccio più caso, mi piace ritrovarmi a parlare con qualcuno che potrebbe non essere infine a pensare bene di me perché posso garantire che dopo avermi incontrata cambierà opinione e capirà cosa considero davvero importante”. Insomma sembrano lontani i tempi del discusso reality "Al passo con i Kardashian”, adesso Kim fa sul serio.

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