Leonardo Da Vinci è sicuramente il più grande genio del Rinascimento italiano. Letterato, pittore, scienziato Leonardo ha incarnato lo spirito del suo tempo. Ecco perché, ancora oggi, a 500 anni dalla sua scomparsa, si continua a parlare di lui. Recentemente, poi, nella Sala delle Asse del Castello Sforzesco di Milano sono venute alla luce delle nuove tracce leonardesche.
Leonardo e i nuovi disegni a carboncino
Vista l'eccezionalità della scoperta con la concomitante commemorazione del cinquecentesimo anniversario della morte di Da Vinci, la Sale delle Asse sarà eccezionalmente riaperta al pubblico dopo 6 anni di studi e restauri. La Sala delle Asse è l'ambiente più importante del Castello Sforzesco. Ma nel corso del tempo, ovviamente, ha seguito le sorti del resto del complesso essendo adibita ai più diversi usi. Ad esempio, fu utilizzata sia come caserma che come stalla. Di conseguenza, la decorazione progettata da Leonardo venne coperta da strati su strati di calce. I lavori di restauro hanno riportato alla luce il lavoro originale del genio toscano. Coloro che visiteranno il Castello Sforzesco di Milano scopriranno come Leonardo abbia qui sviluppato il suo concetto di imitazione della natura tanto da immaginare un sottobosco e, al di là degli alberi, case e colline all'orizzonte: dalla stanza del duca Sforza al territorio da lui governato; potranno comprendere il significato della Sala delle Asse nel Rinascimento e le sue complesse vicende storiche e conservative.
Durante la ricostruzione del Castello Sforzesco effettuata nei primi anni del Novecento, infatti, venne scoperta una straordinaria radice (detta Il Monocromo perché disegnata a carboncino) alla base di un grande pergolato di diciotto alberi di gelso, legati con corde annodate, che si intrecciano sulla volta della Sala sorreggendo uno stemma e le targhe sforzesche. I disegni del Monocromo, comunque, furono definitivamente attribuiti al Da Vinci solo negli anni Cinquanta dopo un ulteriore restauro "integrativo".
Un nuovo cantiere di restauro venne aperto, su iniziativa del Castello, nel 2013. Ma venne sospeso per 6 mesi nel corso del 2015 a motivo dell'Expo. Comunque, si fece in tempo a far venire alla luce nuove tracce del lavoro preparatorio di Leonardo nel quale anche il Monocromo si inserisce perfettamente.
Nessuno, a parte gli addetti ai lavori, ha ancora potuto osservare da vicino le nuove tracce di disegno preparatorio affiorate dai restauri, ma l'allestimento della Sala durante questi otto mesi di apertura eccezionale permetterà di vedere a distanza molto ravvicinata il Monocromo, che e' stato anch'esso oggetto di un accurato restauro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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