Dopo 25 anni, Lory Del Santo torna a parlare della morte di suo figlio. Conor, avuto da Eric Clapton nel 1991 cadde da una finestra lasciata aperta per errore dal cameriere. Ai microfoni di Domenica Live, la Del Santo ricorda quella vicenda dolorosa: "Penso che gli essere umani siano un composto di cicatrici. I segni rimangono sempre, per quanto si cerchi di cancellarli. Tutti noi abbiamo ragioni per essere tristi e per disperarci, tutti abbiamo qualcosa che ci uccide dentro. Però la gente ce la fa a uscire dal tunnel. Penso a questa gente, mi faccio ispirare da loro e mi dico: se ce l’hanno fatta loro, ce la posso fare anche io", ha affermato.
Inevitabili poi le lacrime per la commozione: “Non possiamo pensare che la felicità sia per sempre o sia perfetta - commenta Lory Del Santo - ma abbiamo il dovere di cercare la felicità a ogni costo. Abbiamo il dovere anche nei confronti delle altre persone che vivono e ci vogliono bene. Per rispetto a loro dobbiamo cercare di ritrovare il sorriso". Infine parla del suo modo di affrontare il dolore: "Non servono le foto per ricordare, basta fermarsi un attimo e tutto ritorno. Lui aveva la mania di suonare la chitarra.
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