Il conto alla rovescia è partito per davvero. All'inzio del festival di Sanremo 2022 mancano solo otto giorni e il direttore artistico della kermesse, Amadeus, non ha un attimo da perdere. Proprio in queste ore, infatti, il presentatore ravennate sta mettendo a punto i dettagli di quello che nelle sue intenzioni dovrà essere il Festival "della gioia". Lui stesso lo ha definito così. "Speriamo di trascorrere cinque serate di divertimento e di musica, che è terapeutica", ha affermato stamane il conduttore, che in un intervento su Rtl 102.5 ha fatto il punto sui preparativi sanremesi.
"Siamo a un buon punto. Chiaro che tutto spesso si realizza negli ultimi 15 giorni, ed è incredibile perché uno lavora da agosto al festival di Sanremo. In questo periodo si concentra tutto, le cose vengono ufficializzate, confermate, quindi devo dire che questi sono giorni cruciali. La cosa che desidero di più è che parta il Festival per far ascoltare le canzoni in gara", ha spiegato Amadeus. Proprio in riferimento alle scelte musicali di questa kermesse, il presentatore ha ribadito la sua volontà di "rispecchiare le tendenze del momento e magari evidenziare anche alcuni nomi già molto conosciuti da non tutti gli italiani". Così, accanto ai decani della canzone tricolore (ci saranno, tra gli altri, Gianni Morandi e Massimo Ranieri), il conduttore farà ad esempio esibire i giovanissimi Aka7even e Rkomi, idoli delle nuove generazioni.
Sul fronte degli ospiti, cresce l'attesa per l'arrivo all'Ariston di Checco Zalone con le sue battute politicamente scorrette. "È un personaggio particolare nel suo genere, ha un'ironia tutta sua. Probabilmente dividerà e farà parlare, ma è nel suo stile. Soprattutto non è mai stato al festival di Sanremo", ha commentato Amadeus, che in fatto di ospiti si è concesso il sogno di puntare in alto. In altissimo. "Magari il presidente della Repubblica accettasse il mio invito sul palco dell’Ariston", ha detto il direttore artistico della kermesse, riferendosi all'imminente elezione del prossimo Capo dello Stato. "Ne dubito, ma sarebbe una cosa molto bella. Credo che l’importante è che si possa dare un segnale forte al Paese. Questo è un ruolo molto importante. In questo momento di grande difficoltà e smarrimento da parte della gente, avere un Presidente della Repubblica che ci dia certezze come Mattarella è importante", ha aggiunto, stuzzicato dagli speaker radifonici sull'argomento.
Senza il bisogno di scomodare il Quirinale, c'è un'altra riserva che il conduttore ravennate non ha ancora potuto sciogliere: quella sulla presenza (ancora in forse) di Fiorello. "Lui è imprevedibile. Io ho prenotato la camera qui di fronte la mia, in questo momento è vuota. Speriamo che venga qualcuno ad aprire la porta", ha osservato Amadeus.
La certezza sulla quale il conduttore potrà invece contare è invece quella del pubblico presente in sala, con capienza al 100% vincolata al super green pass e all'utilizzo di una mascherina Ffp2. "Questa è la cosa che più ci emoziona. L'immagine dello scorso anno, con l'Ariston vuoto, non la dimenticheremo più", ha concluso il presentatore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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