Mara Venier: "Un politico importante mi ha molestata"

Lo scandalo che ha travolto il produttore cinematografico Harvey Weinstein ha fatto saltare decine di altarini nel mondo dello spettacolo e ora anche Mara Venier dice la sua su questo tema così delicato.

"Se avessi dovuto denunciare tutti quelli che mi sono 'zompati' addosso per provarci - dice Mara Venier al settimanale Oggi - avrei riempito le galere, invece ho reagito, ho anche dato due ceffoni quando sono serviti e me ne sono andata. Quella cui stiamo assistendo è un'ondata di denunce, ricordi, segnalazioni molto composita in cui si sta perdendo un po' la distinzione tra i vari episodi che la compongono. Un conto sono gli stupri, un conto le molestie sessuali e un altro quelle che io chiamo 'avances esuberanti'".

Dopo questa premessa, Mara Venier si lascia andare ad una confessione. La conduttrice parla di "un episodio della mia infanzia che non ho mai raccontato neanche ai miei genitori, lo racconto solo ora, ma in questi 60 anni mille volte mi sono rimproverata di non aver detto niente ai miei. Era un pedofilo (che davanti a lei iniziò a masturbarsi, ndr), avrei potuto farlo arrestare".

E con ancora un po' di dolore nel cuore, la Venier scende nei dettagli: "Una sera, circa 25 anni fa, con due amici e altre 10 persone andai a cena a casa di un politico molto importante. A fine cena, mi dice: 'Vieni a vedere i miei quadri?'. Io vado, vediamo 'sti quadri, poi quando torniamo in sala da pranzo scopro che gli altri, anche i miei due amici, sono andati via. Erano tutti d’accordo fin dall’inizio… Gli dissi: 'Guarda che hai capito male', e me ne andai.

Non ero arrabbiata con lui, che avevo messo a posto in un attimo, ma con gli amici che mi avevano tradita. Ero giovane, agli inizi, avevo difficoltà a lavorare e quel politico avrebbe potuto dare una svolta alla mia vita. Eppure andai via".