Meta e Moro sono rinviati a giudizio

nostro inviato a Sanremo

Quindi a fare il primo scandalo del Festival sono proprio i favoriti della vigilia. La canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro «Non mi avete fatto niente» è stata sospesa dalla gara. Ieri sera i due, che tutti riportano avviliti e senza dubbio disorientati, non si sono presentati sul palco perché la Rai intorno alle 19 aveva ufficialmente stabilito il loro rinvio della loro esibizione «in attesa di approfondimenti». Un caso più unico che raro.

Riassunto. Poche ore dopo l'esibizione di martedì, sul web ha iniziato a circolare (con tanto di video) la prova che la canzone fosse molto simile a Silenzio presentata a Sanremo Giovani del 2016 e scritta dallo stesso autore Andrea Febo. Non solo i ritornelli sono decisamente sovrapponibili ma anche il testo è concettualmente assimilabile. Apriti cielo. Le vie del regolamento sono infinite e quindi ieri sera non era ancora stato stabilito con precisione se fosse stato violato oppure no il requisito indispensabile per restare in gara: ossia che il brano fosse inedito e non avesse prodotto reddito da diritto d'autore, quindi non fosse mai stato eseguito dal vivo e notificato alla Siae. Durante una delle conferenze stampa più tese degli ultimi anni, i vertici del Festival, Baglioni compreso, si sono mostrati all'inizio sicuri sulla strada del «perdono». Lo stesso «dittatore artistico» aveva assunto una posizione possibilista, pur precisando di essere in attesa delle necessarie verifiche tecniche. Ma le insistenza dei giornalisti hanno in qualche modo richiesto un approfondimento. Prima mossa, la sospensione del duo dalla seconda serata.

Al suo posto, dopo regolare estrazione a sorte di fronte a un notaio, si è esibito Renzo Rubino e anche questo può essere uno di quei casi (come fu per Francesco Gabbani tra i Giovani di due edizioni fa) che possono diventare decisivi e fortunati. In ogni caso, ancora ieri sera la coppia Ermal Meta e Fabrizio Moro era considerata dei bookmakers Sisal e Matchpoint al secondo posto tra i favoriti, a conferma di una fiducia non ancora cancellata.