"Come sarà la morte di Diana in The Crown". Netflix mette le mani avanti

La produzione di "The Crown" ha fatto un passo indietro sulle scene nel Tunnel dell'Alma

"Come sarà la morte di Diana in The Crown". Netflix mette le mani avanti

“The Crown” è stata una serie piuttosto controversa fin dalla prima puntata. Gli autori hanno mescolato realtà e fantasia senza, però, chiarire con esattezza dove sia il limite tra le due e generando, così, polemiche e confusione. L’ultima critica alla serie, in ordine di tempo, riguarda la possibilità di mostrare al pubblico i tragici momenti della morte di Lady Diana, lo schianto dell’auto contro il tredicesimo pilone del Tunnel dell’Alma e l’agonia della principessa.

Il limite è stato oltrepassato?

Molti ritengono che la serie “The Crown”, targata Netflix, abbia più volte superato il limite del rispetto e della decenza nei confronti della royal family britannica. Negli anni ci si è chiesti diverse volte in che modo gli autori avrebbero scelto di affrontare, quando fosse arrivato il momento nella narrazione, la tremenda morte di Lady Diana. La notte del 31 agosto 1997 è ormai entrata nella Storia, nella memoria collettiva, ma l’evento è ancora troppo recente e doloroso non solo per chi ha conosciuto e ammirato la principessa, ma soprattutto per la sua famiglia. Una ferita inevitabilmente aperta, che non ha avuto il tempo necessario per cicatrizzarsi.

Per questo nella sesta stagione di “The Crown” gli autori si sarebbero trovati di fronte a un dilemma: raccontare o meno la morte di Lady Diana e come farlo senza urtare la sensibilità dei famigliari e del pubblico, per cui la principessa è diventata un’icona. Un insider ha dichiarato al Sun: “Tornare a Parigi e girare gli ultimi giorni di Diana e le ore di un dramma era spiacevole. Alla fine alcuni membri della troupe hanno rifiutato le idee che erano state presentate. Lo show ha sempre provato a presentare una versione romanzesca della storia regale con tutta la sensibilità possibile. Ma nell’ultimo periodo, man mano che si arrivava ai giorni nostri, diventava più difficile trovare quell’equilibrio. Con alcuni di quei momenti ancora freschi [nella memoria] e sconvolgenti era come se una linea fosse stata superata”.

“L’incidente di Diana non verrà mostrato”

Così Netflix ha deciso di fare un passo indietro, limitandosi a narrare, nella sesta stagione, solo i giorni precedenti alla morte di Lady Diana. Come riporta ancora il Sun il colosso dello streaming ha dichiarato: “Il momento esatto dello schianto non sarà mostrato”. Una sorta di pudore nei confronti di una morte traumatica per tutto il mondo e che ha devastato la vita dei principi William e Harry. Alcune fonti, scrive ancora il Sun, sono piuttosto sicure che il nuovo principe di Galles sia furioso all’idea che vengano narrate le ore immediatamente precedenti alla scomparsa della madre.

Nonostante tutto “The Crown” continua a far parlare di sé. Lo scorso 17 ottobre la stampa ha riportato la reazione agguerrita di John Major, ex premier britannico, che ha definito “sciocchezze” le ricostruzioni della quinta stagione, in cui viene narrato un presunto complotto ordito da re Carlo III, all’epoca erede al trono, per far abdicare la regina Elisabetta. Pesanti critiche sono arrivate anche per quel che concerne il modo in cui è stata narrato il rapporto tra il principe Filippo e la sua storica confidente Penny Knatchbull. Gli autori di “The Crown” hanno lasciato intendere che i due avrebbero avuto una relazione.

In proposito Dickie Arbiter, ex segretario alle comunicazione della defunta Regina, non ha usato mezzi termini: “Crudele spazzatura”, mentre l’esperta Ingrid Seward ha commentato: “Incredibile cattivo gusto”.

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