"Ora siamo i Jolly Rockers band surreale e indiavolata"

Lillo e Greg, ancora stupiti per il successo di Colpi di fulmine, tornano a teatro a Roma con uno show divertente e pieno di musica

"Ora siamo i Jolly Rockers band surreale e indiavolata"

Non è frequente parlare di classe, quando si parla di comicità. Eppure proprio alla loro classe hanno pensato gli autori dei cinepanettoni (di quei film comici, cioè, che per tutto si distinguono, tranne che per raffinatezza) quando hanno deciso di rendere meno volgare il genere. Risultato: l'ultimo prodotto della serie Colpi di fulmine con Christian De Sica è stato il primo lodato dalla critica. E Lillo (Pasquale Petrolo) e Greg (Claudio Gregorio) gli inattesi, lodatissimi coprotagonisti. I quali in questi giorni - all'Olimpico di Roma col nuovo show teatrale Chi erano i Jolly Rockers? - si godono intanto l'inedita soddisfazione.

Allora: che effetto fa a due comici di nicchia conquistare la grande popolarità cinematografica?

Lillo: «Onorati che abbiano pensato proprio a noi per "nobilitare" il cinepanettone. Intendiamoci: non che abbiamo qualcosa contro la comicità popolare... Purché non scada nel pecoreccio, però».

Greg: «E ci ha soddisfatto che Neri Parenti, regista di Colpi di fulmine, abbia commentato, quasi in lacrime: "E' la prima volta che un film di Natale piglia tre pallini dalla critica!“».

Come ci siete riusciti?

Greg: «Merito della sceneggiatura. Era - come dire? - più signorile di quanto fosse lecito aspettarsi. I personaggi veri personaggi; le psicologie vere psicologie. E le battute... Beh, abbiamo dovuto eliminarne solo un paio di veramente scollacciate».

Lillo: «E De Laurentiiis è stato così contento del risultato che ci ha già confermato per il prossimo film di Natale. Inizieremo a girarlo a settembre. Il titolo? Se glielo dicessi non ce lo farebbe più girare».

Come nasce una coppia comica?

Lillo: «Con la disoccupazione. Almeno la nostra. La casa editrice per la quale entrambi disegnavamo fumetti fallì. Allora, tanto per non girarci i pollici, fondammo una band musicale chiamata Latte e i suoi derivati. Ci scoprimmo entrambi amanti di una comicità (e di una musica) particolare. Surreale, assurda, illogica. Il gruppo divenne un piccolo cult».

Greg: «Poi vennero Raitre, L'ottavo nano, Stracult, Le Iene... Sempre sul filo di un umorismo scollato e nonsense. Per questo abbiamo sempre evitato canali troppo "tradizionali". Sa quante volte abbiamo rifiutato film o programmi tv tipo Ballando con le stelle, Pattinando sullo zucchero, o Cucinando sul cucuzzolo della montagna? La nostra è una tv che offre a tutti di fare ciò che non sanno fare. Ma a noi le cose piace farle bene. Non impegnarci solo per fare figuracce».

Vantaggi e svantaggi dell'essere una coppia comica.

Greg: «I vantaggi sono soprattutto all'inizio. Ci si dà man forte l'un l'altro; ci si evitano le amarezze, ci si nascondono le delusioni. Lo svantaggio è che appena uno dei due fa una cosa da solo, subito gli altri ti chiedono: "Ma che avete litigato? Lui ci ha provato con tua moglie? Tu gli hai fregato dei soldi?"».

Lillo: «Il vantaggio è che il tuo primo spettatore è il tuo partner. Se ride lui metà del lavoro è fatto. Lo svantaggio? Ti considerano uno invece di due. E ti pagano la metà».

La vostra coppia comica preferita?

Lillo: «Cochi e Renato su tutti. I nostri idoli».

Greg: «Cochi e Renato. Ma anche Vianello e Tognazzi, Stanlio e Ollio, Walter Matthau e Jack Lemmon».

Che tipo di spettacolo è Chi erano i Jolly Rockers?

Lillo: «Del nostro tipo.

I Jolly Rockers è il nome dato a una fantomatica band che ha venduto l'anima al diavolo in cambio del successo. Cantano per decenni senza risentire del passare del tempo. Musica e comicità. Insomma, la nostra ricetta preferita».

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