L'ottantesima edizione di Miss Italia si era tenuta lo scorso 6 settembre 2019 presso il Palazzo del Turismo di Jesolo e aveva decretato l'elezione di Carolina Stramare come "la più bella d'Italia". E dopo essere stata al centro dell'attenzione mediatica, per via della rinnovata kermesse di bellezza, la patron dell'evento, Patrizia Mirigliani, fa di nuovo parlare di sé. Stavolta, per via di una sua confessione dolorosa. In un'intervista concessa a Tpi, La Mirigliani ha rivelato di essersi vista costretta a denunciare il figlio Nicola Pisu.
“Ho denunciato mio figlio per salvarlo -ha fatto, quindi, sapere sul conto del 31enne- è il più grande dolore della mia vita, ma non avevo scelta”. E nel suo ultimo intervento ha palesato di sentirsi allo stremo delle forze, confidando di aver impiegato tempo ed energie per aiutare il figlio ad uscire dal circolo vizioso delle sue dipendenze: "L’ho portato in sette comunità. Se sono arrivata al punto di denunciare mio figlio, è perché sono distrutta”.
L'unico figlio avuto dalla patron di Miss Italia è stato allontanato dall'abitazione familiare -dove risiedeva fino all'altro ieri- col braccialetto elettronico (che registrerà gli spostamenti del ragazzo, ndr), in quanto sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla madre. Il giovane è tenuto a restare ad almeno 400 metri di distanza da Patrizia Mirigliani. Questo perché due giorni fa, il giudice ha attivato il codice rosso a tutela della donna, che ha denunciato il figlio per estorsione, minacce e violenza.
Nell'intervista concessa a Selvaggia Lucarelli e pubblicata sul portale web Tpi, la madre del 31enne non ha nascosto quanto fosse stato difficile per lei giungere alla scelta di denunciare il suo unico figlio: "Per una mamma denunciare un figlio è una cosa terribile. Io vorrei tanto che Nicola avesse una vita normale, una ragazza, una famiglia, è un dolore vedere un figlio che non trova una sua dimensione. Io spero che nessuno di un certa tv si nutra di questo gossip. La mia è una tragedia, se deve diventare pubblica che sia un messaggio per i genitori che come me vivono questo dramma: arrivati a questo punto di non ritorno, denunciate per salvare i vostri figli". "Io ho dovuto denunciare Nicola per salvarlo -ha inoltre sottolineato, per poi non nascondere di nutrire la speranza che Nicola possa dare una svolta alla sua vita un giorno-, è pieno di mamme che sono costrette a farlo. Non avevo scelta. Non abbiamo scelta. Sono stata sola in una battaglia più grande di me. Ho sperato tanto in un bel finale, è stato in questi 12 anni il più grande sogno della mia vita. Chissà che questa, nel dolore più atroce, non sia una svolta".
Nicola Pisu silura Patrizia Mirigliani
A margine delle denunce sporte dalla madre, Nicola Pisu non ha lesinato commenti critici e ha rivelato che intende adire a sua volta le vie legali."Mia madre mi ha cacciato di casa -questa la versione del 31enne- dicendo di farmi la mia vita. Ma lei non lo può fare, per legge mi deve mantenere fino ai 34 anni. Non può lasciarmi così e io le farò una denuncia civile. Ora lei mi ha fatto tre denunce e ha chiesto a tutti quelli che mi conoscono di non aiutarmi".
Riportando la sua versione dei fatti, non ha, poi, nascosto di esser finito in balia delle sue dipendenze dalla droga: "Io non nascondo i miei problemi con la droga, sono cominciati a 18 anni, adesso ne ho 31, in passato ho fatto qualche furtarello a casa, ma sono un bravo ragazzo e ora sono pulito. Venerdì sarò sentito dal giudice, spero mi toglieranno questo braccialetto". E ha concluso, sferrando un siluro alla donna che lo ha messo al mondo: "Mia madre ha fatto la cosa più brutta che si può fare a un figlio. E voglio renderla pubblica, è imperdonabile”.
Dal suo canto, tuttavia, la Mirigliani ha confidato di non essere più disposta a mantenere economicamente il figlio, alla luce della sua condotta: “Lui vuole che io lo mantenga a vita con i suoi vizi, ma non lo accetto più, mio figlio deve stare bene e costruirsi un futuro. Questo magistrato ha capito la situazione insostenibile e ha attivato il codice rosso.
A me è dispiaciuto del braccialetto elettronico, ma erano pressioni continue con urla e richieste di soldi, sono dodici anni che Nicola mi ruba a casa. Io e il padre siamo disperati". Risulta evidente, quindi, che per la patron di Miss Italia, quella contro i demoni del figlio sia "la battaglia più devastante che abbia mai fatto" ”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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