Il percorso pubblico di Antonio Razzi è un unicum nel panorama italiano. Dal 2006 al 2013 è stato deputato della Camera, dal 2013 al 2018 ha seduto in Senato e alla fine della sua esperienza a Palazzo Madama ha deciso di provare la strada televisiva. In quello stesso anno gli viene affidata la conduzione, in coppia con Saverio Raimondo, dell'almanacco quotidiano I Razzi vostri, in onda su Nove. L'anno dopo indossa le scarpette e diventa uno dei ballerini di Ballando con le stelle, programma di successo del sabato sera di Rai1, per poi diventare uno dei volti familiari del programma Storie Italiane, in onda al mattino su Rai1. Fin qui nulla di nuovo, visto che tanti prima di lui hanno avuto un excursus simile.
Un'ulteriore evoluzione dell'immagine pubblica ha portato Antonio Razzi laddove nessun suo collega politico si era mai spinto. Che Antonio Razzi sia un uomo profondamente ironico e autoironico si era capito già in passato, quando dimostrò di apprezzare le imitazioni esilaranti di Maurizio Crozza, che per diversi anni ha fatto dell'ex deputato e senatore uno dei personaggi di punta dei suoi show. Nemmeno il comico genovese, nei suoi testi più fantasiosi, avrebbe potuto immaginare Antonio Razzi che, vestito di tutto punto come un gladiatore romano, si diverte su Tiktok con il lipsync de Il Gladiatore. Il video ha fatto rapidamente il giro del web ed è diventato virale in pochissime ore, ripreso dalle più note pagine umoristiche dei social come Trashitaliano. Nel corso della giornata di ieri, Antonio Razzi è diventato anche uno degli argomenti più discussi del mondo di Twitter, tanto da entrare nella top ten delle tendenze italiane.
Il video, d'altronde, è un capolavoro kafkiano dove Antonio Razzi interpreta il Massimo Decimo Meridio di Russel Crowe doppiato da Luca Ward o, meglio, "Il gladiatore di Giuliano Teatino", come ha scritto nella didascalia del suo video. Cinture in pelle fissate sulla pelle nuda del torso come fossero corregge, una pentola in testa a simulare l'elmo del gladiatore e due spade infilate nei jeans. Sguainata un'arma e inforcato uno scudo, Antonio Razzi, surrealmente doppiato da Luca Ward, ha cercato di andare a tempo nel pronunciare una delle battute più famose del film di Ridley Scott: "Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del nord, generale delle Legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa e avrò la mia vendetta, in questa vita o in nell'altra".
I commenti sono piovuti impietosi e divertiti su Antonio Razzi, diventato uno dei fenomeni più amati da un certo tipo di utenti del web.
A 72 anni, l'ex senatore dimostra di avere tanta voglia di divertirsi e di avere un dialogo con i giovani passando anche attraverso il loro linguaggio e non si preoccupa delle critiche che gli possono essere mosse. Ormai è un vero idolo dei giovanissimi e il suo profilo TikTok, social network teen per eccellenza, ne è una prova.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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