Quando l'imprenditore affoga nel mare della crisi italianaEsce il 20 «Solving», documentario di Giovanni Mazzitelli

Una testimonianza graffiante sulla crisi imprenditoriale che ha colpito il nostro paese. Da un lato la tragedia di chi, schiacciato dai debiti, si è tolto la vita, dall'altro il travaglio di coloro che, aggrappandosi alle ultime speranze, sono riusciti a reinventarsi. Due facce della stessa medaglia. Esce nelle sale italiane, giovedì prossimo, Solving, il nuovo documentario di Giovanni Mazzitelli (regista campano classe '86). Accolto con successo al Social World Film Festival di Los Angeles, il film affronta gli avvenimenti del nostro crollo economico (e le morti per suicidio legate ad esso), e offre allo spettatore la possibilità di cogliere gli aspetti più intimi e umani della figura imprenditoriale. Sono passati quasi due anni dal 28 marzo 2012, giorno in cui Giuseppe Campaniello, artigiano, si diede fuoco davanti all'Agenzia delle Entrate di Bologna. Alla moglie, Equitalia ha da poco fatto recapitare una cartella esattoriale di oltre 60mila euro. Sono debiti ereditati per la comunione dei beni. «Dovrei pagare io per qualcosa che non ho fatto - racconta Tiziana Marrone, vedova Campaniello -; per lo Stato le tasse vanno pagate a prescindere. Ma io dico che Giuseppe il suo debito lo ha pagato con la vita».
La vicenda dell'imprenditore sucida si interseca con quella di Salvatore Mignano, ex operaio dell'Alfa Romeo di Pomigliano, ora presidente della SMA (accessori e ricambi per auto). Mignano è il classico esempio di self-made man, caparbio e capace di rimboccarsi le maniche. Ne ha abbastanza di batterie e accumulatori di energia, decide di fondare la SMC (casa di produzione audio video); è deciso, energico, ma la crisi investe anche lui. Mazzitelli lo segue per due anni, con un occhio pronto a rilevare dettagli vivi e non convenzionali. La sua regia, il montaggio, le facce e gli ambienti scelti sono capaci di mettere a fuoco e di descrivere la realtà in cui sono immersi tutti coloro che vivono in questo paese e si rifiutano di abbandonarlo.

Oltre alla straziante testimonianza della vedova Campaniello, il film raccoglie le interviste al sociologo Francesco Alberoni, ai giornalisti Franco Di Mare e Sergio Luciano, a economisti esperti del settore. «Di per sé il termine crisi non avrebbe un valore negativo - spiega Di Mare -. La parola ha una derivazione di origine greca. Vuol dire scelta, opportunità». Ma oggi?

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