Quando l'Italia non è un Paese civile

L' Italia è il paese con il più importante patrimonio artistico del mondo,e non è un luogo comune. Talmente vasto ed importante da essere troppo spesso non solamente trascurato ma addirittura dimenticato. Per dare significato pratico a queste due affermazioni l'ennesimo «delitto» perpetrato nei confronti di un Museo italico e al suo patrimonio. Si tratta del Museo d'Arte Orientale, istituito nel 1957, e con sede centrale a Roma nel palazzo Brancaccio. Più di 40.000 opere d'arte provenienti da tutto il mondo e strettamente connesse con la storia della ricerca scientifica italiana in Asia nonché alla vita e all'opera di Giuseppe Tucci, orientalista famoso a livello internazionale e i cui eredi hanno donato al museo l'intera collezione, verranno solo in parte, ricollocati in alcune sale del palazzo dell'Eur. Non tutta la collezione naturalmente ma solo alcuni pezzi.

Smembrare una collezione tra le più importanti esistenti nel mondo significa non semplicemente non avere cultura ma soprattutto una mancanza di sensibilità che spaventa. In qualsiasi altro paese quella collezione sarebbe valorizzata e considerata un patrimonio nazionale. Da noi no. Possiamo considerarci un paese civile?

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