Adesso Ricci accusa Beppe Grillo: "Si fingeva autore di canzoni non sue"

Antonio Ricci, nella sua autobiografia 'Me tapiro', racconta gli aneddoti più stravaganti che lo hanno visto protagonista insieme a vip come Paolo Villaggio e Beppe Grillo

Adesso Ricci accusa Beppe Grillo: "Si fingeva autore di canzoni non sue"

Me tapiro. Si intitola così l’autobiografia di Antonio Ricci di cui il Corriere della Sera ha pubblicato alcune parti in cui l’ideatore di Striscia racconta vari episodi sui vip che ha incontrato durante la sua carriera.

Gli aneddoti su Paolo Villagio

Ricci racconta che, durante i funerali di Fabrizio De André, Paolo Villaggio gli abbia sussurrato: “Antonio, sono molto invidioso. Secondo te riuscirò mai ad avere funerali di questo tipo?” e che lui abbia risposto: “Secondo me il comico ai funerali funziona molto meno; il funerale è più da cantautori”. Villaggio, sconsolato, profetizzò:“Ho deciso di morire d’estate; d’estate succedono meno cose e c’è più spazio sui giornali e nei palinsesti tv”. Ricci, poi, smentisce per la prima volta che De Andrè, dopo aver perso una scommessa, lo abbia costretto a mangiare un topo crudo, così come raccontò Villaggio alla Dandini. “Solo un cretino farebbe un comunicato stampa per dire: ‘Contrariamente a quanto sostenuto dal signor Villaggio su Rai 2, non sono stato io ad aver fatto mangiare il topo crudo a De André’”, scrive Ricci.

Beppe Grillo, falsario e burlone

Beppe Grillo invece lo conobbe su un campo di calcio e, poi, lo rivide in una “baleraccia”, il Jolly Danze dove il comico genovese gli confidò di essere l’autore di alcune canzoni dell’epoca come L’isola e di Kzar che, in realtà, erano di Duilio Del Prete. “Mi spiegò che suo fratello, lavorando come rappresentante di una casa discografica, gli forniva in anteprima i brani, di cui lui si impadroniva. Era come un gioco, un modo per farsi grande con gli amici... Era anche solito frequentare gli spettacoli degli altri comici e appuntarsi le migliori battute su un’agenda, detta “il librone”, per riciclarle nei suoi spettacoli”. Quando, poi, Grillo fu chiamato da Pippo Baudo si rivolse proprio a Ricci perché lo aiutasse a scrivere i suoi pezzi.

Un’altra volta “a Beppe venne in mente di fare il test dell’Ultimo Samurai. Completamente nudo, si era coperto con una specie di mutandozzo, creato con un asciugamano e la cintura dell’accappatoio”. “La mia camera era di fianco all’ascensore; quando arrivava, verificavo che i clienti fossero manager americani, poi, - racconta Ricci - telefonavo a Grillo per avvertirlo. Beppe si fiondava in corridoio e, caricando gli americani a testa bassa, gridava: “Yankee! Samurai! Kamikaze!”. Vedendosi arrivare addosso quella furia gli americani facevano dietrofront e scappavano dentro l’ascensore”. “Purtroppo, - conclude Ricci - poi, Beppe si ammalò: il suo corpo nudo e sudaticcio non aveva retto alle glaciali temperature dell’aria condizionata giapponese. Ritenemmo tutto questo un segno di Dio e decidemmo di non fare più Te lo do io il Giappone”. Ricci, insieme a Grillo, fu protagonista di uno scherzo fatto ai dirigenti dell’allora Fininvest e a Silvio Berlusconi.

I due fecero credere loro che il comico genovese avrebbe sostituito Johnny Dorelli alla conduzione del varietà Finalmente venerdì soltanto dopo che avesse avuto le prove che Dorelli fosse stato effettivamente licenziato.

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