Roberto Bolle a sorpresa torna in tv: "Vi racconto davvero il mio mondo"

Il ballerino da sabato su Sky Arte intervista scrittori ed etoile

Roberto Bolle a sorpresa torna in tv: "Vi racconto davvero il mio mondo"

Chi ha grandi poteri ha grandi responsabilità: il motto è dei supereroi Marvel ma, essendo Roberto Bolle a tutti gli effetti un supereroe, non stupisce che anche lui abbia fatto della danza e della diffusione dell'arte una missione personale. Lo ha fatto in Rai con Bolle & Friends ed è pronto a farlo su Sky Arte da sabato 16 marzo in prima serata per quattro puntate settimanali. Questa notte mi ha aperto gli occhi è il titolo di un progetto pensato dallo stesso primo ballerino della Scala, cullato in diversi anni e finalmente realizzato in gran segreto con la regia di Michele Cadei e la scrittura di Marco Pisoni e Chiara Baffa. «Nemmeno i fan spiega lui sapevano di questa cosa».

Roberto Bolle a riflettori spenti, dice la formula: qual è l'idea?

«Da anni sentivo l'esigenza di raccontare in modo diverso quello che è il mio mondo. Il titolo è preso da un libro di Jonathan Coe, che è uno dei quattro scrittori che incontro in ciascuna puntata, insieme ad alcune mie partner, in altrettante città diverse. Stiamo parlando di personaggi come Michele Serra a Milano, Roberto Saviano a New York, David Peace a Tokyo e, appunto, Coe a Londra. E di etoile come Alessandra Ferri, Zenaida Yanowsky, Darcey Bussell, Mizuka Ueno e Svetlana Zakharova».

Farà l'intervistato o l'intervistatore?

«Entrambi. Perché si tratta di dialoghi in libertà, incentrati sulle città in cui siamo, sul rapporto che ciascuno di noi ha col pubblico. Raccontiamo i nostri percorsi. Si tratta di appuntamenti notturni, realizzati subito dopo gli spettacoli. Mi prendo anche la libertà di passeggiare per queste città di notte, in luoghi particolari simbolici».

Lei si sente un animale notturno?

«Di notte non c'è frenesia, ci si apre con più facilità. Il programma racconta però anche il duro lavoro, gli allenamenti, il backstage».

Quale notte ha aperto gli occhi a Roberto Bolle?

«Ne ho due.

La prima è quella in cui sono diventato il primo ballerino della Scala: ho iniziato a girare il mondo e mi sono assunto grandi responsabilità. Un'altra è quando danzai a Buckingham Palace al Giubileo della regina Elisabetta II. Facevo il principe del Lago dei Cigni ed ero di fronte a dei reali».

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