Salma Hayek bullizzata sul set: "Devi parlare più veloce"

Salma Hayek ha confessato di essere stata bullizzata in passato sul set, quando era ancora alle prime armi, per via del suo modo di parlare

Salma Hayek bullizzata sul set: "Devi parlare più veloce"

Salma Hayek ha recentemente confessato di aver ricevuto consigli un po' ambigu, specialmente durante le prime fasi del suo percorso lavorativo, quando ancora giovane stava seguendo alcuni corsi di recitazione. L'attrice - nota in tutto il mondo - era alle prese con un ex insegnante che tutti amavano, stimavano e temevano al contempo, sentimenti ricambiati anche dalla stessa Hayek. Nonostante la bravura, l'uomo spesso appariva molto graffiante e fin troppo diretto, tanto da elargire consigli a tutti, alcuni non propriamente gentili.

Ma i modi spicci dell'uomo erano serviti per spronare Salma a risultare più appasionata nei confronti dei dettagli, più coinvolta nella trama, così da risultare più intensa. Una recitazione molto profonda che non sempre la donna è riuscita a mettere in pratic: molti i registi che invece le hanno chiesto di apparire più sciocca e svampita. Una necessità tecnica da abbinare a una parlantina più rapida, così da risultare ridicola, una richiesta al limite del bullismo che Salma ha sempre evitato, per non incastrarsi nel classico ruolo della bella, maggiorata e sciocca.

L'attrice messicana ricorda con piacere le lezioni del suo mentore, responsabile di averle tramandano una serie di insegnamenti molto importanti, utili a sviluppare le sue qualità artistiche. Purtroppo questi trucchi non hanno trovato molto spazio durante il suo cammino personale: non sono molti i registi che le hanno permesso di esprimersi completamente. Ancora oggi conserva in un cassetto virtuale tutti gli insegnamenti appresi che spera di poter utilizzare un giorno.

Nonostante i modi bruschi dell'insegnate, le sue lezioni erano imperdibili e molto ambite: infatti ricorda che un suo compagno di corso ricevette una sonora sgridata per essersi presentato dopo tre giorni di assenza con un semplice certificato. Il documento medico specificava che il tutto era dovuto a tre giorni di malattia, ma l'insegnante non aveva gradito la scusa, chiedendo all'allievo se quello fosse il certificato di morte.

Dopo aver ricevuto una risposta negativa, lo stesso aveva invitato il giovane ad abbandonare il corso evitando in futuro di ripresentarsi: nessuna scusa poteva considerarsi valida, in particolare in un ambiente come quello della recitazione o del teatro. Nessun attore avrebbe potuto permettersi di uscire sul palco giustificando alla platea un'assenza di tre giorni con un semplice certificato medico. Come ricorda l'attrice, il suo ex insegnate puntava con forza su alcuni elementi che considerava essenziali per la recitazione, come ad esempio l'impegno, ma anche la concentrazione e l'interpretazione corretta dell'opera.

L'attrice ricorda che una volta venne sospesa per due settimane durante le prove di una rappresentazione teatrale organizzata dall'ex insegnante, colpevole di non riuscire a esprimere correttamente la dolcezza e i sentimenti della protagonista.

L'insegnante la obbligò a due settimane di stop spingendola a mostrare più interesse nei confronti del suo personaggio, spronandola a ricercare ogni minimo dettaglio, appassionandosi a ogni caratteristica e elemento.

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