Sanremo, Baglioni e la bufera sul voto: "Troppe giurie, cambiamo"

Il direttore artistico pensa alla terza edizione del Festival: "Mi piacerebbe rifarlo". Poi riflette sulle modalità di voto

Sanremo, Baglioni e la bufera sul voto: "Troppe giurie, cambiamo"

La 69esima edizione del Festival di Sanremo si è chiusa con le polemiche attorno al nome del vincitore Mahmood. C'è chi è d'accordo con il voto della giuria d'onore e dei giornalisti e chi assolutamente non è della stessa idea. Sicuramente contro è Ultimo che durante la conferenza stampa ha sbroccato contro i giornalisti. E proprio il cantante che si è classificato secondo ha tirato in ballo il televoto. Ultimo, infatti, dichiara che il pubblico a casa aveva votato per la sua vittoria, "avevo il quadruplo dei voti di Mahmood". Ma la vittoria non si ottiene solo con i telespettatori e Ultimo è rimasto fregato. Sala stampa e giuria hanno spostato la vittoria in altre mani.

Così, sul tema del televoto è intervenuto Claudio Baglioni. All'indomani della finale del Festival, il direttore artistico fa il punto della situazione e confessa che anche lui sarebbe d'accorso nell'alzare "il peso del televoto" dei telespettatori. "Ma vi dico francamente che c'è un certo timore a diminuire il peso o a togliere il voto della sala stampa, perché qualcuno teme che si possa creare un clima ostile. Anche se io non voglio credere che questo succederebbe", ha aggiunto rivolto ai giornalisti della sala stampa dell'Ariston.

Baglioni, quindi, è consapevole del fatto che "la mescolanza di giudizi rischia di essere discutibile", quindi, "o si sceglie una linea o l'altra, altrimenti si rischia di avere elementi molto discordanti. Ed è un pò lo specchio della società...". E ancora: "Se il Festival vuol essere una manifestazione popolare, dovrebbe essere gestito solo dal televoto. La giuria d'onore o degli esperti o qualità è qualcosa di televisivo, pensano che mettendo più facce televisive le cose vadano meglio". Va anche però rilevato - ha concluso - che "qualunque direttore artistico si ritrova con una serie di passaggi ormai acquisiti e difficili da rimuovere, un pò per paura".

Il direttore artistico, quindi, parla di "modifiche che sono già state tracciate e che andrebbero fatte, come ridurre il numero di cantanti in gara, ma ora c'è questa abitudine di estendersi nelle trasmissioni tv perchè c'è l'ossessione share. Dovremmo darci tutti una calmata, se diventassimo un pò più maturi e sapienti il lavoro ci sarebbe da fare".

Ma per Baglioni c'è la possibilità di un terzo Festival di Sanremo? Probabile. "Io ho finito con ieri", dice.

Ma "tanto lavoro ci sarebbe da fare e mi piacerebbe persino farlo. Ora però non ne ho davvero la minima idea, anche perché il troppo stroppia". Baglioni, quindi, non chiude all'ipotesi di un nuovo Festival per il 2020.

Arriverà anche Baglioni ter? Staremo a vedere.

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