Questo Festival di Sanremo non sarà così brillante in termini di ascolti, ma sicuramente lo è in termini di polemiche. Dopo alcune accuse di plagio, canzoni che inneggiano alla droga, ora ci mancava "il maschilismo" di Francesco Renga. Al termine della quarta sera, infatti, durante il dopo Festival il cantante è intervenuto cercando di dare una risposta alla domanda che si rivolge al direttore artistico da quando è stato svelato il cast: come mai su 24 artisti in gara, solo sei sono donne? Francesco ci ha messo del proprio nella risposta.
Perché se Claudio Baglioni ha risposto dicendo di aver privilegiato le canzoni rispetto agli interpreti, specificando che le proposte di cantanti donne sono state meno, Francesco Renga si è dato alla pazza gioia con la replica. Il cantante, infatti, è intervenuto parlando di una "spiegazioni fisica, di vocalità. La voce maschile è più armoniosa, più gradevole, invece, le voci femminili aggraziate, belle, dolci sono sicuramente poche. Molte di meno di quelle maschili".
Parole particolari e personalissime quelle del caro Renga, tanto che subito - anzi - per evitare ulteriori polemiche, Baglioni ha precisato che "potete dissociarvi". Ma ormai tenere il pubblico era piuttosto difficile. Brusii, frasi spezzate, insomma, gente che protestava. E cosa fa Renga? Tenta di rimediare, quello che ormai non si può più rimediare: "Non è un caso che ci siano molti più cantanti maschili, è che la voce maschile ha una gradevolezza migliore, quella femminile ha frequenze diverse, vengono apprezzate veramente solo quando sono davvero speciali".
Ma i social non perdonano e i commenti sono durissimi. Il più leggero? "Maschilista". E ora il cantante replica: "Ieri nel cercare di esprimere un concetto tecnico mi sono incartato e ho finito per dire una cosa sbagliata. Capita. E me ne scuso. Tengo solo a sottolineare che le donne sono il centro della mia vita e accusarmi di sessismo significa strumentalizzare un'opinione. Capisco che la polemica è il sale dei dibattiti e mi dispiace di averla incendiata esprimendo male un pensiero. Se dico che per una questione di frequenze una voce femminile sia più rara e per questo anche più preziosa, accetto che ci sia chi non la pensa come me, ma mi ferisce chi va oltre tirando il ballo il sessismo.
Ci tenevo a chiarire perché sul tema uomo/donna, che è decisamente più alto di un dibattito sulle frequenze vocali, non accetto strumentalizzazioni. Spero che le persone in buona fede capiranno che non c'è nulla di più lontano del maschilismo nel mio modo vedere le cose. Tutto qua".
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