Sanremo, lo staff di Junior Cally: "Polemica musicale o politica?"

Dopo le tante polemiche sulla partecipazione di Junior Cally alla prossima edizione del festival di Sanremo, interviene l'entourage del cantante che si domanda quale sia la natura delle stesse

Sanremo, lo staff di Junior Cally: "Polemica musicale o politica?"

È bufera su Junior Cally, il rapper chiamato da Amadeus nella categoria Big del festival di Sanremo. Mancano poco più di due settimane all'inizio della kermesse e difficilmente prima di quest'anno si era assistito a una polemica così forte su uno dei cantanti in gara. La pietra dello scandalo sono alcuni pezzi del passato di Junior Cally, che nel loro testo presentano contenuti violenti.

Tantissimi esponenti politici sono intervenuti nelle ultime ore hanno stigmatizzato la presenza di Junior Cally sul palco dell'Ariston. Lo stesso presidente della Rai ha ritenuto "eticamente inaccettabile" la sua presenza ma se per il momento il direttore artistico, nonché conduttore, Amadeus non ha ancora difeso la sua scelta, è stato l'ufficio stampa di Junior Cally a rompere il silenzio. "In merito alle polemiche sui presunti contenuti sessisti dei testi di Junior Cally, precisiamo che la posizione dell'artista è contro il sessismo, i passi avanti o indietro, e ovviamente - sembra banale dirlo, ma non lo è - contro la violenza sulle donne", si legge in una nota diramata dall'entourage del cantante. Lo staff di Junior Cally insinua il dubbio che la polemica possa appartenere più al lato politico che a quello musicale e lo fa tirando in cause le tempistiche degli attacchi: "Non capiamo se la polemica sia di carattere musicale o politica. [...] Del testo di 'No grazie' selezionato al Festival di Sanremo e delle sue rime antipopuliste si è venuti a conoscenza solo il 16 gennaio da un'intervista al Corriere della Sera. Il giorno dopo, per pura coincidenza, si accendono polemiche legate a canzoni pubblicate da anni, in un'età in cui Junior Cally era più giovane e le sue rime erano su temi diversi da quelli di oggi."

Nella sua difesa del cantante, l'ufficio stampa definisce Junior Cally un artista "antipopulista" e difende l'utilizzo del linguaggio esplicito dell'arte per dare una forma più concreta al messaggio, come una sorta di metafora a tinte forti. "L'arte può avere un linguaggio esplicito e il rap, da sempre, fa grande uso di elementi narrativi di finzione e immaginazione che non rappresentano il pensiero dell'artista", prosegue il comunicato, che tira in causa grandissimi nomi del cinema e della letteratura. "Nessuno penserebbe di attaccare Stanley Kubrick (o Stephen King) per le scene in cui Jack Nicholson rincorre Shelley Duvall in Shining, perché si tratta di fiction", affermano dall'entourage di Junior Cally.

L'affondo finale del comunicato stampa ufficiale chiama in causa proprio Sanremo. Lo staff del cantante ricorda come sul palco del Festival siano negli anni saliti personaggi, sia ospiti che concorrenti, che nelle loro canzoni hanno utilizzato frasi più che esplicite nei loro testi.

Il comunicato si conclude con una provocazione non troppo celata: "O si accetta l'arte del rap, e probabilmente l'arte in generale, che deve essere libera di esprimersi, e si ride delle polemiche. Oppure si faccia del Festival di Sanremo un'ipocrita vetrina del buonismo, lontana dalla realtà e succursale del Parlamento italiano."

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