La serie che mostra Elisabetta "la vergine": ecco "Becoming Elizabeth"

Debutta in Italia un nuovo drama in costume che racconta la genesi del regno di Elisabetta I, ultima regina della dinastia dei Tudor

La serie che mostra Elisabetta "la vergine": ecco "Becoming Elizabeth"

In tv non è affatto facile raccontare i percorsi (e i ricorsi) storici di una dinastia imperiale. Bisogna mantenere il pugno fermo e non proporre al pubblico una serie fine a se stessa, ma qualcosa che possa essere il giusto compromesso tra fiction e documentario. E, in passato, abbiamo visto molte rappresentazioni sulla celebre famiglia dei Tudor - come I Tudors e Reign – che hanno cercato di raccontare la storia moderna attraverso figure realmente esistite. Nessuno mai però si era spinto così oltre come è accaduto con Becoming Elizabeth, la nuova serie di StarzPlay che arriva in Italia in contemporanea con gli States da domenica 12 giugno con un episodio a settimana. 8 i capitoli previsti per una serie molto attesa, annunciata oltre un anno fa, che promette di raccontare le storie intime, passionali e segrete della corte inglese ai tempi dell’ascesa al trono di Elisabetta I. Non la classica ricostruzione di un periodo molto tumultuoso, ma una serie che mostra particolari inediti che, fino a questo momento, non sono mai stati mostrati né al cinema né in tv.

Sì, una serie storica ma che affronta tematiche molto particolari come gli amori e i tumulti di una giovane regina – che è diventata una delle sovrane più iconiche di sempre -, ma che si sofferma anche sui dissidi di un popolo lasciato in balia di se stesso dopo i bagordi di un Re (Enrico VIII) che ha provocato uno scisma con la chiesa cattolica. La storia, però, lascia spazio alla fiction più pura e coinvolgente, focalizzando il suo punto di vista sui giochi di potere e di ricatti all’interno della corte inglese. Abbiamo visto in anteprima i primi tre episodi e ora vi spieghiamo perché Becoming Elizabeth è una serie da non perdere.

Uno sguardo femminista sulla vita di Elisabetta I, la trama della serie tv

Tutta l’Inghilterra è in tumulto dopo la morte di Enrico VIII. All’annuncio della sua dipartita cominciano a muoversi le pedine e a corte si cerca chi, tra i tre figli dell’ex sovrano, possa salire al trono. Figlia di Anna Bolena, la giovane Elisabetta (interpretata da una convincente Alicia Von Rittberg) vorrebbe trovare un modo per tenere uniti la sua "famiglia". Rimasta orfana e in piena crisi adolescenziale, spera di poter trovare un compromesso e mettere un punto fermo alle lotte per la successione. Ma è un’impresa impossibile. Sul trono sale suo fratello Edoardo, di appena 9 anni, e sua sorella Maria prende le distanze da Elisabetta.

Thomas Seymor (Tom Cullen), imparentato con il Re, non crede che Edoardo sia l’erede giusto per traghettare il regno verso una nuova era di rinascita e lontano dall’oscurantismo religioso. Così, suo malgrado, costruisce un piano sagace per scuotere la corte inglese, facendo diventare Elisabetta e la stessa Maria, due pedine di un abile gioco di inganni, seduzioni e rosaci di fortuna, mentre le grandi potenze europee cercano di colpire l’Inghilterra nel momento giusto, proprio quando le loro debolezze sono esposte al nemico. Nello stesso momento, la serie tratteggia la crescita di una giovane donna che ha un futuro difficile ma radioso da costruire.

Un affascinate ma crepuscolare affresco storico

Sviluppata per StarzPlay da Anya Reiss dopo il successo dei drammi di The White Queen, The White Princess e di The Spanish Princess, la serie non fa altro che affondare a piene mani nella tradizione storica del ‘500, mostrando al pubblico il ritratto di un mondo crudo e violento, dove inganni, segreti e amori proibiti erano all’ordine del giorno. Becoming Elizabeth, infatti, non è una serie glamour come non è uno show in cui è facile trovare un punto di approccio, ma è qualcosa di nuovo per il genere e per il pubblico a cui si riferisce. Racconta la genesi di un regno, quello di Elisabetta I, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia di ieri e di oggi, ma allo stesso tempo si sofferma sulla figura di un’adolescente irrequieta e consapevole del suo destino ultimo. Una serie che miscela la storia e il mito, la fiction al melò, e il drama storico all’intrattenimento puro e semplice. Un prodotto audace nei temi, nel linguaggio e nella messa in scena che prende – finalmente – le distanze da tutte le serie di genere sulla dinastia di Tudor. Certo, dopo tre episodi è un azzardo un paragone del genere, ma la narrazione è così incisiva che é impossibile non notare la differenza.

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Un ex lord di Downton Abbey alla corte dei Tudor

Un cast di talento quello di Becoming Elizabeth. La stessa Alicia Von Rittberg convince per quel ritratto di una sovrana giovane e audace, ma a spiccare tra i tanti volti noti del piccolo e grande schermo, c’è Tom Cullen. Conosciuto ai più per essere apparso nella quarta e quinta stagione di Downton Abbey nelle vesti di un Lord che ha sedotto Lady Mary, è stato anche co-protagonista di Mondo Senza Fine (da un romanzo di Ken Follett) e cavaliere templare nella miniserie di KnigthFalls. Nella serie di StarzPlay è un nobile ambizioso che inizia un torbido rapporto con Elisabetta.

Perché vedere Becoming Elizabeth?

È una serie che si riallaccia alla tradizione televisiva del drama in costume, esplorando sia gli eventi realmente accaduti che immaginando la vita intima e personale dei personaggi coinvolti. È una serie "tosta", adulta, non adatta a un pubblico di giovanissimi, che con pugno fermo racconta la genesi di una regina dal grande acume e che è diventata leggenda. Da vedere per l’ottima recitazione, per i colpi di scena e per una perfetta ricostruzione degli usi e costumi dell’epoca.

La storia dietro la fiction. Chi era la "vera" Elisabetta Tudor

Tra le pagine di storia è stata definita come l’ultima – la sesta in linea di successione – della dinastia Tudor. Nella realtà è stata regina d’Inghilterra e d’Irlanda dal 1558 fino alla sua morte non lasciando in vita eredi. Chiamata la "regina vergine" o la "Gloriosa", il suo regno è stato popolato da diversi attriti con i nobili di corte e con forti tenzioni religiose tra cattolici e ortodossi. Fu presa di mira dagli anarchici tanto da subire molti tentativi di congiure, in cui rimase implicata sua sorella Mary di Stuart, che Elisabetta fece giustiziare dopo una prigionia di 19 anni. Una regina che, però, fu molto anticonformista. Era convinta di dover lasciare il passato alle spalle, e di cercare di costruire un presente migliore senza guerre e senza giochi di potere. Un’impresa che non ha mai vinto ma, proprio per questo motivo, è ricordata come una delle sovrane più forti e amate della storia inglese.

Complotti e ribellioni, perché il regno di Elisabetta ha fatto storia

Un regno segnato dalla guerra contro la Spagna, da giochi di potere e inganni. Un regno però florido, punto di rottura con quello di suo padre.

Infatti, proprio sotto Elisabetta I è nata la celebre età elisabettiana che è stato un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale, con la consacrazione di Shakespeare e Francis Bacon. Ma è stata anche l’epoca del suo dominio nei commerci marittimi e della colonizzazione dell’America, tanto è vero che il nome dello stato della “Virginia” fu scelto proprio in onore della regina Elisabetta.

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