Lo sfogo di De Martino: "Non sono un mantenuto"

Il marito di Belen contro la stampa scandalistica: "Ho faticato molto per la mia realizzazione personale"

Lo sfogo di De Martino: "Non sono un mantenuto"

Dopo giorni di pettegolezzi sulla presunta rottura con Belen Rodriguez, corredati di foto e prove che mostrano la showgirl in compagnia di altri uomini, Stefano De Martino si sfoga con un lungo post su Facebook.

"Non ho mai ceduto alla tentazione di scrivere per rispondere alle mille provocazioni che ho ricevuto in questi anni ma stavolta è diverso", scrive il ballerino che se la prende con i "giornalisti che scrivono per varie testate come Panorama, ma anche alla solita Selvaggia Lucarelli ed il direttore di Chi Alfonso Signorini": "Mi affibbiano il ruolo di principe consorte, di mantenuto, del ballerino sprovveduto che non sa bene come mai si sia ritrovato nel paese dei balocchi", dice, "Bene cari miei sappiate che fin qui ci sono arrivato con i miei piedi e con il cuore che ho messo in tutto quello che ho fatto, a partire dal mio primo lavoro all'età di 14 anni, ho sempre faticato per la mia realizzazione personale senza chiedere nulla a nessuno, tenendo ben a mente i codici che fanno parte della mia educazione, quei codici che insultate ogni qual volta vi fermate alle apparenze giudicandomi come un poveraccio. Forse siete schiavi di un atteggiamento classista, come se un ragazzo partito dal nulla come me non possa meritarsi e permettersi una vita migliore, o forse perché vi piace il pettegolezzo facile, ricadere nei soliti cliché, e non guardare più in là della punta della vostra penna".

Non ho mai ceduto alla tentazione di scrivere per rispondere alle mille provocazioni che ho ricevuto in questi anni ma...

Posted by Stefano De Martino on Mercoledì 25 marzo 2015

De Martino parla soprattutto di "tutte le volte in cui avete insinuato il fatto che non possa pagare le mie vacanze, una stanza d'albergo o persino mantenere la mia famiglia". "Beh", precisa, "Sappiate che queste cose ad un uomo, degno di essere chiamato tale, feriscono nell'orgoglio specie se si fa il mazzo dal primo giorno in cui è venuto al mondo...

perché cari miei non sono nato con la camicia ma ho dovuto lavorare e comprarla con i miei soldi, quella camicia che oggi abbino ad abiti su misura e scarpe stringate ed anche se non sono più le mie vecchie Nike che ripulivo ogni giorno con lo spazzolino i piedi dentro son sempre gli stessi quelli che mi hanno portato fin qui e quelli con i quali oggi pesto le vostre insulse parole superficiali ed insensate".

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