Spezia, braccio di ferro per spostare il derby

Genoa in bilico: il prefetto opta per il rinvio, Ruggeri si oppone

Spezia, braccio di ferro per spostare il derby

Paola Balsomini

Tre ore di vertice in Prefettura non sono bastate per decidere se il derby ligure tra Spezia e Genoa domenica si giocherà. E se si giocherà allo stadio «Picco». Tutto rinviato a oggi, anche se dalla riunione di ieri sarebbe già dovuta arrivare un’indicazione ben precisa. Indicazione che invece non c’è stata, per una sorta di spaccatura tra chi voleva giocare a Spezia a tutti costi (il presidente degli aquilotti Giuseppe Ruggeri in testa), e chi invece mette davanti a tutto l’ordine pubblico, che ovviamente deve essere garantito. Perchè, si sa, il derby ligure sarà tutto tranne che una gara tranquilla, sia per la posizione in classifica delle due squadre, sia per un sorta di antico odio tra le due tifoserie. Ecco allora che alla fine, dopo tre ore di accesa discussione, si è preferito attendere, e non a caso la decisione definitiva verrà presa soltanto oggi, quando ad esprimersi sarà l’Osservatorio nazionale della sicurezza e dell’ordine pubblico, organo del Ministero dell’Interno che avrà la vece di ago della bilancia nella querelle. La riunione, alla quale ieri hanno preso parte rappresentanti di Prefettura, Questura, Carabinieri, Comune, e Spezia Calcio riprenderà nell'ufficio del vice prefetto reggente, Diego Carpitella, oggi pomeriggio alle 16,30. Lo stesso Osservatorio, quando mancavano forze dell’Ordine per Pavia-Genoa, allora impegnate alla Olimpiadi, aveva certificato la pericolosità del match a «rischio tre», esattamente come il derby Napoli-Avellino. Stessa sorte dovrebbe toccare oggi a Spezia-Genoa, anche se non è detto che la partita debba necessariamente essere spostata (a Parma, l’ipotesi più probabile). In realtà ieri si è discusso soprattutto sulla possibilità di rinviare la gara a data da destinarsi: le istituzioni e gli organi di sicurezza optavano per rimandare partita e problemi annessi, ma il patron degli aquilotti Ruggeri si è imposto: «O si gioca domenica, a La Spezia, oppure non si gioca perchè noi non scendiamo in campo». Insomma, o domenica o niente. Anche perchè, è vero che gli animi potrebbero calmarsi con il proseguo del campionato, magari con una fuga di Genoa o Spezia a smorzare le ambizioni, ma è anche probabile che il recupero, disputandolo tra due o tre settimane, potrebbe trasformarsi per le due formazioni nella partita della vita. Basti pensare alla possibilità di due squadre in testa al campionato con gli stessi punti.
Alla fine insomma per la sfida del «Picco» potrebbero essere semplicemente aumentati i dispositivi di sicurezza, mentre rimane improbabile che si opti per un «porte chiuse»: questa decisione provocherebbe anche problemi di ordine pratico, visto che sono già andati esauriti tutti i biglietti, sia quelli in dotazione allo Spezia, sia a quelli a disposizione dei tifosi del Genoa, volatilizzati in 48 ore.

In questo caso si dovrebbe provvedere ad un rimborso e i due club, che hanno già incassato i soldi del botteghino, potrebbero anche costituirsi parte lesa, visto che la decisione verrebbe presa a pochi giorni dalla gara. Oggi comunque verrà sciolto il nodo più importante e se domenica il derby si giocherà a Spezia potrebbe scattare l’operazione bunker.

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