Tutti prosciolti: nessuna sanzione per gli undici club, tra cui Juve e Napoli, e per i 59 dirigenti coinvolti nel caso plusvalenze (tra questi il presidente bianconero Agnelli, per il quale erano stati richiesti 12 mesi di inibizione, il collega dei partenopei De Laurentiis, 11 mesi e 5 giorni, e l'ds juventino Paratici, 16 mesi). L'impianto accusatorio del procuratore Figc Chiné esce demolito già dopo la sentenza di primo grado. Il Tribunale ha infatti accolto integralmente l'apparato difensivo dei club, che avevano apertamente contestato il modello fondato sul sistema di valutazione «corretta» dei calciatori, da cui la Procura aveva determinato i valori gonfiati e di conseguenza le plusvalenze che aveva ritenuto dichiaratamente «fittizie». In più è stata esclusa «la violazione delle norme federali in materia gestionale ed economica» come «la mancata lealtà» richiamate dall'articolo 31 del Codice di giustizia sportiva.
Dunque, in assenza di un accordo che provi la falsificazione del valore di un calciatore, non si può procedere per un illecito. Fra una settimana saranno rese note le motivazioni, possibile ma non certo che Chiné, «imbarazzato» e sconfessato pienamente dalla sentenza di primo grado, si presenti alla Corte d'Appello (dove il processo inizierebbe non prima di un mese), di sicuro il concetto emerso dalla sentenza di ieri è che decidere a tavolino quale sia il valore corretto di una transazione è impossibile.
Resta da capire cosa potrebbe accadere se al termine del percorso della giustizia sportiva giungessero nuove carte dai pm di Torino nell'ambito dell'inchiesta Prisma. Il Codice di giustizia sportiva prevede all'articolo 63 la possibilità di una riapertura nel caso dell'emergere di «fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato una diversa pronuncia», ma si deve però disporre di prove di indiscutibile gravità.
Intanto oggi la Juventus, che ha ufficializzato il rinnovo di contratto di Cuadrado per un altro anno, gioca allo Stadium contro il Bologna per blindare il quarto posto senza pensare già alla semifinale di Coppa Italia di mercoledì. «Ci tengo a salutare Mihajlovic che non ci sarà, gli auguro una pronta guarigione. Per la Champions servono ancora dieci punti - ha sottolineato Allegri che dice di non aver rimpianti per il no al Real -. Ho solo due centrocampisti, Zakaria e Rabiot, perciò se voglio giocare a tre devo per forza mettere Danilo in mezzo, ma non ho ancora deciso. Bonucci sta bene, devo scegliere tra lui e Chiellini perché poi abbiamo la Coppa Italia e devo gestirli. Vlahovic? Giocherà, spero che possa diventare capocannoniere perché significa che farà i gol per garantirci il quarto posto».
E sulla reazione di Nedved per la mancata sostituzione a Cagliari di Dybala, Allegri ha glissato: «Ha fatto un'esternazione come capita spesso, la partita ti porta a muoverti e a fare, stiamo lavorando molto bene insieme, con lui e con tutta la squadra».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.