Allarme Rossa: bene le curve, meno veloci

Binotto: «Insufficienti. Non possiamo giocarci la vittoria in Australia...»

Allarme Rossa: bene le curve, meno veloci

Se la Ferrari fosse davvero brutta come la dipinge Mattia Binotto, sarebbe meglio pensare subito al 2021 e saltare a piè pari la stagione che dovrebbe cominciare tra due settimane in Australia, Corona Virus permettendo. Mai sentito un team principal ferrarista così depresso ancora prima di cominciare. «Un voto al precampionato? Per le prestazioni per ora ci darei anche meno di 6. Non siamo abbastanza veloci per giocarci la vittoria in Australia». La Ferrari non stava giocando a nascondino, semplicemente non ha trovato l'interruttore per accendere la luce. La SF1000 è migliorata molto in curva, tanto che a Seb è venuto anche un po' di mal di collo nei giorni scorsi, ma ha perso la qualità migliore della SF90: la velocità in rettilineo. È un po' come una signorina che va dal chirurgo plastico a farsi rifare il naso e si ritrova con le labbra rovinate. «Come team siamo a posto, ma in qualifica non siamo abbastanza veloci, anche in gara ma un po' meno per vari motivi che dovremo capire. Non siamo abbastanza veloci per pensare di vincere in Australia. È importante capire sempre meglio la macchina, cercare di ottimizzarla, provare diversi setup. I piloti devono trovare il comfort con la vettura ed il setup. Ci siamo concentrati su questo». Bluffa? Si nasconde? Non sembra proprio anche se il quadro sembra davvero troppo brutto per essere vero. La prestazione velocistica non c'è stata, questo è chiaro: Leclerc è rimasto a 0164 da Bottas, ma addirittura a 0628 dalla miglior prestazione, sempre del finlandese, dei sei giorni di test. È più lenta anche della Red Bull con Verstappen che ha alzato il piede quando aveva il miglior tempo di giornata in tasca. A livello di prestazioni oggi la Ferrari è la terza forza in pista. A livello di passo gara la situazione pare migliore, il ritmo di Leclerc ieri è stato buono e i 177 giri completati sono la testimonianza che l'affidabilità è stata trovata, tanto che in tre giorni i ferraristi hanno percorso un'ottantina di giri in più, quasi 400 chilometri in più di Bottas e Hamilton. Perché se la Ferrari è preoccupata, la Mercedes non è da meno. È veloce, magari non ancora velocissima, ma i 5 motori ko (compresi i 3 Williams) sono un campanello d'allarme abbastanza significativo che ha costretto il team campione del mondo a non spingere a fondo nell'ultima giornata dei test. Sembra che alla base di tutti i guai ci sia un problema di lubrificazione.

A due settimane dalla prima gara stagionale la griglia di partenza sembra vedere Mercedes e Red Bull in prima fila; Ferrari in seconda; Force India (la Mercedes Rosa) in

terza fila; Renault, McLaren e Alpha Tauri in quarta; Alfa Romeo e Haas in quinta e la Williams fanalino di coda. Ma ricordiamoci che un anno fa la Ferrari partiva per l'Australia convinta di esser già campione del mondo

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