Altro che nuova Signora: è come quella di Allegri

Bianconeri bloccati a Empoli e ancora senza gol dopo la Roma. Si salva solamente la difesa

Altro che nuova Signora: è come quella di Allegri
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Secondo pareggio di fila. Ma questo, in trasferta contro l'Empoli dopo lo 0-0 casalingo contro la Roma prima della sosta per le nazionali, non può soddisfare la Juventus, chiamata d'ora in avanti a diventare concreta. Banalmente, si potrebbe dire invitata a tirare in porta: senza nemmeno provarci (o quasi), diventa difficile vincere le partite e scardinare difese organizzate come quella dei toscani. Bravi, questi ultimi, e capaci di fermare i bianconeri per la seconda volta di fila (1-1 allo Stadium, lo scorso gennaio) e addirittura vicini al trionfo in pieno recupero con Gyasi, rammaricandosi quindi per una vittoria che avrebbe avuto il sapore del (mezzo) miracolo.

La sorpresa di Thiago Motta è Perin in porta, con Kalulu e Cambiaso esterni: Nico Gonzalez, Koopmeiners e Yildiz formano la linea dietro Vlahovic. L'Empoli sta bene, gioca in modo ordinato e non regala nulla. Anzi: i toscani si fanno apprezzare per la pulizia del gioco e per un Gyasi che, nella nuova versione di esterno destro, viene anticipato di un soffio da Kalulu prima di trovare l'impatto con il pallone a pochi metri dalla porta. La Juve è fluida nelle posizioni in campo si vede che vuole dare del tu al pallone e per certi versi ci riesce anche: grossi pericoli però i bianconeri non ne creano, anche se è bravo Ismajli ad anticipare Vlahovic (squillo di Yildiz sulla trequarti) prima che il serbo arrivi dalle parti di Vasquez: il pericolo più grosso arriva così da un calcio d'angolo, con Gatti che di testa impegna Vasquez in una parata di quelle che finiscono dritte nell'album dei ricordi. Non è un brutto primo tempo, ma il risultato non si sblocca e la Juventus dei tanti milioni spesi in estate molti dei quali contemporaneamente in campo appare troppo scolastica nelle sue intenzioni: un po' innamorata anche del tentativo di trovare la bella giocata, più che della concretezza.

Il miglior momento della Signora arriva poi a inizio ripresa, ma né Vlahovic né Koopmeiners trovano il gol, pur andandoci vicino. Thiago Motta mette in scena un quadruplo cambio nemmeno fosse alla guida di una squadra di football americano: Mbangula, Thuram, Fagioli e Weah sono chiamati a dare una scossa (fuori Yildiz, Douglas Costa, Gonzalez e Locatelli), ma in realtà è Grassi ad avere sul piede la più ghiotta delle occasioni, salvo tirare debolmente e graziando Perin. La Signora vorrebbe ma non riesce, il tempo passa e l'Empoli regge.

Addirittura, in pieno recupero, Pellegri spedisce anzi Gyasi davanti a Perin: Gatti evita la beffa alla disperata e la Juve è salva. Salva ma insoddisfatta: per il solo punto raccolto e per una cifra di gioco lontana da quella che avrebbe voluto esprimere. Così sembra quella di Allegri.

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