Un altro derby di Milano. Il Monza per il colpo, l'Inter per lo scudetto

I brianzoli sognano il bis-impresa dopo la Juve e i nerazzurri vogliono avvicinarsi al Napoli

Un altro derby di Milano. Il Monza per il colpo, l'Inter per lo scudetto

Monza-Inter è ovviamente un altro inedito in Serie A. Inzaghi sa che c'è poco da fidarsi, Palladino spera di centrare un nuovo colpaccio, dopo quello riuscitogli contro la Juventus. Le due squadre sono ripartite bene, il punto del Monza a Firenze vale i 3 conquistati dall'Inter sul Napoli. Nerazzurri di nuovo in corsa scudetto, brianzoli ampiamente nella tabella di marcia, che fissa l'obiettivo sopra la tranquilla salvezza. Oggi il Monza ha 8 punti più della Sampdoria, terzultima. In qualche modo è un altro derby di... Milano, di certo è derby per Galliani e Berlusconi, che dopo la mozione degli affetti contro il Milan a San Siro, con risultato non proprio buonissimo, si regalerebbero volentieri una vittoria sull'Inter, buona per il passato e buonissima per il presente.

«Sarà dura, ma partiamo da 0-0», taglia corto Palladino, poche parole e idee chiarissime. Inzaghi cambierà l'Inter, senza stravolgerla. Dovrebbe rientrare Dumfries, e con lui anche De Vrij, fuori Darmian e Acerbi, uno dei migliori contro il Napoli. Centrocampo scontato, per l'assenza di Brozovic, probabilmente destinata a durare parecchio. Asllani giocherà martedì in Coppa Italia, contro il Parma, per ora Inzaghi non cambia il reparto che meglio ha funzionato contro il Napoli. Curiosità in attacco: Lautaro Martinez scalpita, ma è probabile che anche stavolta tocchi in partenza a Dzeko (come si fa a toglierlo?) con Lukaku.

Big Rom ha bisogno di giocare, forse non è piaciuto a tutti i tifosi, ma Inzaghi e il suo staff sono rimasti favorevolmente impressionati da quanto ha fatto contro il Napoli, almeno finché la condizione l'ha sorretto. Per questo deve giocare, per crescere e arrivare finalmente là, dove l'Inter lo aspetta da inizio stagione. Il belga è entrato in tutte le azioni pericolose della sua squadra, gol a parte. E Inzaghi sembra avere finalmente capito che non bastava inserire Lukaku nell'Inter dello scorso anno, ma che per farlo rendere al meglio era necessario stravolgerla.

Così, come già faceva Conte, soprattutto nella stagione dello scudetto, contro il Napoli si è vista l'Inter lasciare palla agli avversari, arroccarsi nella propria area e aspettare il momento giusto per ripartire. I numeri di quanto accaduto mercoledì sono indicativi, non tanto il possesso palla in sé, già sbilanciato (67% vs 33% in favore del Napoli), quando la zona in cui questo possesso palla si è avuto: l'Inter è stata per soli 6 minuti col pallone nella metà campo del Napoli, che invece è stato per 15 in quella nerazzurra. Eppure ha vinto l'Inter. Quando Lukaku tornerà quello che è stato, l'Inter sarà ancora più pericolosa.

Del resto, in Serie A . ma non solo - chi può contare su 3 attaccanti come Dzeko, Martinez e Big Rom? Ci sarebbe poi anche Correa, ma in realtà se non ci fosse stato, oggi in nerazzurro ci sarebbe Dybala. E sarebbe stato decisamente meglio.

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