Armani, illusione scudetto. Bologna non abdica col cuore

Milano prova a chiudere i conti, ma nel finale si deve arrendere 84-78, complici anche un paio di falli tecnici

Armani, illusione scudetto. Bologna non abdica col cuore

La febbre di Shenghelia alza la temperatura per tutta la Virtus che batte 84-78 Milano in gara cinque e allunga la serie sfidando l'Armani domani al Forum. La notte di Jaiteh padrone del bosco verticale dei rimbalzi, 13, oltre a 17 punti nei primi 20'. Lampi da Belinelli, delizie da Teodosic, qualche sprazzo di Weems, il georgiano che non sposti mai, un Cordinieri cavallo brado che tampona, corre, schiaccia. La Virtus quasi vera. Milano, invece, deve domandarsi cosa può essere successo a Shields, zero canestri, una partitaccia davvero brutta. Non bastano i 20 punti di Melli, le magie di Rodriguez, la forza silenziosa di Hines aiutato in difesa da un Ricci quasi decente. Hall e Grant fra alti e bassi, otri sgonfie Bentil e Datome.

Virtus al fiele, Milano al lattemiele. Il primo quarto scopre tutti difetti dell'Armani mentre Bologna, finalmente, capisce che il punto debole della nemica è al centro e insistendo su Jaiteh piazza colpi al fegato di un Messina che vede sbagliare di tutto e di più dai suoi veterani: 4 su 10 da 2, 0 su 3 da tre. Il primo quarto è una stangata per chi si era illuso di avere già lo scudetto in tasca: 25 a 12. Melli (dieci punti) prova a svegliare una squadra che sembra stupita di aver trovato il fuoco nella Segafredo arena. Colpo al ginocchio per Shields che nel primo quarto era un fantasma e, purtroppo per Milano, lo è stato anche nella seconda parte dove l'Armani è andata al riposo con soli 5 punti da recuperare (42-37, 17-25 il parziale), grazie anche ad Hall. Scintille fra Weems e Grant, tecnico per tutti e due. Genialità solite per Teodosic, una bella reazione di Rodriguez, un canestrino di Datome, Jaiteh padrone dei piani alti.

Nel veleno di una partita dove tutti recitano, dove gli arbitri devono sempre andare a vedere quello che non vedono, Milano sembra la regina dei travestimenti. La Virtus la spinge a meno 11, ma Melli è l'unico a non starci. Shenghelia dimentica la febbre e la fa venire a chi cerca di fermarlo. Jaiteh non segna più ma domina a rimbalzo. Rodriguez, Grant ridanno una spinta a Milano che al terzo riposo è soltanto a meno 4.

Dall'incubo al sogno col sorpasso nelle combinazioni Rodriguez-Hines.

Servirebbe un Shields decente, invece nella notte sbagliata si prende pure un tecnico e si distorce una caviglia incalzato da Belinelli che nell'azione riaggancia e supera. Armani a meno 2 a 2'44, ma Melli si prende un altro tecnico.

La Virtus porta Milano gara sei domani al Forum. Con questi camaleonti in campo inutile sbilanciarsi.

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