Le aziende in autodromo a caccia di ingegneri in erba

In lizza 2.600 studenti da 23 Paesi: degli 81 team in gara, 18 quelli italiani. Spettatori Fca, Dallara e altri

Riccardo Cervelli

Varano de' Melegari (Parma) Studenti universitari da diversi Paesi del mondo che amano il motorsport. Aziende legate al settore automotive alla ricerca di nuovi talenti e spunti di innovazione. Due mondi che gravitano uno intorno all'altro e che per cinque giorni - dal 19 al 23 luglio - si sono confrontati all'Autodromo «Riccardo Paletti» di Varano de' Melegari (Parma), in occasione della tredicesima Formula Sae Italy & Formula Electric Italy.

L'edizione 2017 della manifestazione sarà ricordata anche per essere stata la prima organizzata dall'Associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia), un investimento che già la dice lunga sull'interesse che il comparto delle quattro ruote nutre in questo momento verso i giovani che saranno i futuri ingegneri e manager all'interno delle aziende automobilistiche: va infatti ricordato che il regolamento delle gare Sae (Society of Automotive Engineers) prevede prove che non riguardano solo gli aspetti dinamici - come l'accelerazione, la tenuta in curva, l'autocross e l'endurance - ma anche discipline tra le quali l'analisi dei costi e la presentazione di business plan in grado di convincere produttori e investitori che i prototipi - e tutto quello che vi ruota intorno - possono rappresentare progetti interesanti e profittevoli. Conferme sull'interesse del concept della competizione (cui hanno preso parte 2.600 studenti provenienti da 23 Paesi, per complessivi 81 team in gara, di cui 18 italiani) sono state le main sponsorship di due realtà d'eccellenza nazionale, quali Fiat Chrysler Automobiles e Dallara. Quest'ultima ricopriva anche il ruolo di padrona di casa, avendo in Varano de' Melegari la sede, uno stabilimento storico, uno in costruzione e diversi progetti in divenire, tra i quali un museo e un'accademia universitaria.

Fca, dal canto suo, era presente con il marchio Abarth. «Puntiamo molto sui giovani - dice Rubén Wainberg, responsabile dello stile per Abarth e Mopar - e crediamo che potranno fare molto per il futuro dell'automobilismo, sia sportivo sia stradale». La scelta di portare sulla ribalta di Formula Sae Italy il marchio con lo Scorpione è legata all'appeal che Abarth ha sempre avuto nei confronti del target giovanile, e in generale di quello che ama le auto che uniscono prestazioni, maneggevolezza e design à la page: «Tutto ciò che esalta il divertimento della guida di un'automobile».

I due primi premi finali per le auto a combustione interna ed elettriche sono andati, rispettivamente, ai team dell'Università di Breslavia (Polonia) e di Stoccarda (Germania). Ad Abarth era intitolato il premio per la prova di Endurance: primo posto al Politecnico di Milano (motori a combustione) e all'ateneo di Stoccarda (elettrici). Ma si sono ben posizionati nelle classifiche overall e per l'ottenimento di premi speciali anche altri atenei italiani.

A distinguersi ancora il Politecnico di Milano (seconda piazza nella categoria Combustion) e quello di Torino (terzo nei motori elettrici). Tra i primi dieci figurano anche le università di Bologna, Pisa, Parma e La Sapienza di Roma.

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