Cerotti e malessere stanno accompagnando il Belgio alla vigilia del suo terzo Mondiale consecutivo. Il lato triste è rappresentato dalla Milano rossonerazzurra, che a inizio stagione sembrava poter fornire un impulso importante al ct Martinez, con il ritorno all'Inter di Lukaku e il colpo De Ketelaere griffato Milan. Qualche mese dopo invece l'ex Brugge si trova alle prese con una stagione complicata e caratterizzata da un rendimento molto al di sotto delle aspettative, tanto da sembrare essere stato convocato da Martinez più per non deprimerlo ulteriormente che non per effettivi meriti. Eppure, con un Eden Hazard ai minimi termini e un Mertens declinante, per CDK avrebbero potuto aprirsi degli spazi nell'undici di una squadra che, oltre ai soliti noti, necessita anche di forze fresche. Ma oggi giocatori quali Trossard, ottimo in Premier nel Brighton, partono davanti al milanista, forti di una condizione fisica e, soprattutto, psicologica migliore. Lukaku per contro rimane insostituibile, ma non tornerà disponibile prima degli ottavi. La sua riserva, Batshuayi, non ha mai convinto pienamente, soprattutto a certi livelli, e allora Martinez potrebbe giocarsi la carta Openda, uno dei sei Millennials belgi presenti in Qatar.
Classe 2000, Openda nelle ultime stagioni ha dimostrato di vedere bene la porta; vice-capocannoniere delle Eredivisie olandese nel 21-22 nel Vitesse, quest'anno non ha patito il salto di livello realizzando 7 gol in 15 partite con il Lens in Ligue 1. In nazionale ha segnato al debutto dopo 8 minuti dal suo ingresso in campo, e si è ripetuto quattro giorni fa nell'amichevole persa contro l'Egitto. Una della poche note liete di un Belgio in tono minore.
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