"Bene l'affare Vlahovic, ristori solo a club virtuosi e Balotelli irrecuperabile"

L'ex presidente bianconero ne ha per tutti: "Aiuti di Stato? Sì ad Atalanta, Napoli, Milan, altri no..."

"Bene l'affare Vlahovic, ristori solo a club virtuosi e Balotelli irrecuperabile"

Caro Cobolli Gigli, lei che è stato presidente della Juve e attualmente è ancora azionista, risulta entusiasta dell'operazione Vlahovic: ci spiega i motivi?

«Dividerei l'argomento in due capitoli: quello economico-finanziario e quello squisitamente calcistico. Partiamo dal primo: per quel poco che so dei bilanci della Juve, l'operazione sarebbe stata da sconsigliare se si tiene conto dei recenti aumenti di capitale da 300 e 400 milioni operati dall'azionista, soldi già impegnati per coprire le perdite delle passate stagioni. Ma dietro la Juve c'è la famiglia, a presiedere il club c'è Andrea che porta il cognome Agnelli, ha una mamma che lo supporta e c'è un patto di sindacato tra i componenti che prelude a qualche compromesso. La famiglia, comunque, i soldi li ha, non deve chiederli in prestito».

L'aspetto tecnico invece?

«È una scelta corretta e coraggiosa. Utilizzo questi due aggettivi perché l'arrivo di questo giovane e molto promettente attaccante di 21 anni consente di sopperire alla grave carenza denunciata dalla squadra e pone due obiettivi raggiungibili: 1) la possibilità di andare avanti in Champions league che vuol dire onore e denaro; 2) contribuire al piazzamento nei primi 4 posti per la prossima stagione. Si tratta perciò di un rischio calcolato e coraggioso che il club può sopportare».

Scusi dottor Cobolli ma perché ai tempi lei invece ha criticato duramente l'operazione CR7?

«Anche qui la risposta è di due tipi. Prendiamo le cifre delle operazioni. Per Vlahovic c'è uno stipendio da 7/8 milioni molto compatibile, contro i 31 del portoghese. Il costo del cartellino si aggira intorno ai 75 milioni contro i 110 di CR7. E infine Vlahovic ha 21 anni. Poi c'è l'aspetto più importante di tutti...».

Quale?

«Ho letto con molta attenzione l'intervista recente di Buffon, che è tra l'altro un amico personale di Andrea Agnelli e un testimone attendibilissimo. Ha detto chiaramente che CR7 ha destabilizzato lo spogliatoio juventino e si è trattato di un errore del presidente Agnelli che si è lasciato convincere da Paratici che quello sarebbe stato l'affare del secolo. Con questa definizione l'ha presentato alla famiglia che diede il benestare. L'unico guadagno è arrivato solo dalla vendita di magliette».

Come spiega l'investimento per Vlahovic e il risparmio per Dybala?

«Perché esistono le regole ed esiste l'eccezione alle regole. La regola che si è data l'ad Arrivabene è quella di ridurre il monte stipendi per avviare il risanamento del bilancio».

Ha sentito del calcio che adesso chiede ristori al governo?

«Voglio essere molto franco sul tema: i ristori devono andare ad altre categorie prima che al calcio. E devono eventualmente premiare quei club che adottano già un modello virtuoso con una sana amministrazione».

A chi si riferisce?

«All'Atalanta, per fare un esempio, al Napoli: entrambi hanno avuto ottimi risultati sul campo e nei conti, applicando con rigore i criteri di una sana amministrazione. Il Napoli ha fatto acquisti intelligenti, tipo Osimhen. Su questa strada c'è da qualche tempo anche il Milan: Maldini ha fatto un ottimo lavoro».

Non ha citato l'Inter

«Io ho un ottimo rapporto con Beppe Marotta, che giudico manager di livello. Ha trovato una situazione pesante dal punto di vista finanziario certo non provocata da lui. Ed è riuscito tra grandi difficoltà ad avere risultati eccellenti. Lo scudetto è merito di Conte ma la squadra l'ha allestita Marotta».

Dottor Cobolli chiudiamo con uno sguardo sulla Nazionale: come considera il recupero di Balotelli

tentato dal ct Mancini?

«Non credo sia recuperabile, questo è il mio parere. Ma se Mancini ha tentato la carta della disperazione un po' per la perdita di qualche campione, Chiesa, avrà avuto i suoi buoni motivi».

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