Il patron della Formula 1 Bernie Ecclestone è stato rinviato a giudizio per corruzione. Ora dovrà presentarsi di fronte al tribunale di Monaco di Baviera nei primi giorni di aprile. Ecclestone ha reso nota oggi la decisione di dimettersi dal consiglio di amministrazione della Delta Topco, la principale società che controlla la struttura del massimo campionato automobilistico; per il momento, tuttavia, continuerà a seguirne l'operatività.
L'imprenditore britannico, 83 anni, è coinvolto in una vicenda di tangenti che sarebbero state versate per mantenere il controllo sul circus della Formula 1. Oltre 45 milioni di euro la somma con cui Ecclestone avrebbe pagato il banchiere tedesco Gerhard Gribkowsky, condannato a otto anni e mezzo nel 2012 per corruzione ed evasione fiscale, per convincerlo a cedere parte dei diritti del circus automobilistico al fondo di investimento CVC per una cifra inferiore al valore di mercato. Il manager e uomo d'affari inglese ha però negato ogni accusa, affermando di essere al contrario ricattato da Gribowsky, e annunciando di essere pronto a battersi in aula per difendere la propria onorabilità.
Già a novembre il direttore della Formula One Management aveva ammesso di aver pagato 10 milioni di dollari per ottenere l'appoggio di personaggi di spicco del mondo delle corse come Alain Prost ed Eddie Jordan.
Nell'ambito di un altro procedimento, Ecclestone sta inoltre aspettando la risposta delle autorità inglesi circa la richiesta di risarcimento di 100 milioni di dollari da parte del colosso tedesco dei media Constantin Medien.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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