Un bomber è sempre un bomber. Soprattutto se si chiama Christian Vieri. In un'intervista all'Huffington, l'ex campione neroazzurro racconta dei suoi numerosi amori: "Dai diciotto anni in avanti i giorni di astinenza sono stati davvero pochini. C’erano gnocche dappertutto. Riuscivo sistematicamente a convincerne una – a dire il vero anche due o tre nel corso della stessa serata – a seguirmi negli uffici del locale. Ci chiudevano lì dentro e facevo quello che deve fare un bomber".
Perché, nonostante abbia avuto moltissime donne, Bobo è stato anche un calciatore responsabile: "Ho sempre fatto ciò che ritenevo giusto. Sono i giornali che hanno sempre parlato di me come uno che facesse la bella vita ma non c’è niente di più falso. Mi allenavo sempre duramente dando il cento per cento sia durante la settimana che la domenica. Come detto prima, non nascondo di essere uscito ma il lavoro ha sempre avuto la precedenza su tutto il resto".
Forse la più grande amarezza per Vieri è stata quella di non partecipare ai mondiali del 2006 quelli, per intenderci, vinti dall'Italia: "Non penso sia stato il dolore più grande della mia vita, ma sicuramente la delusione più profonda a livello professionale. La nazionale è sempre stata davvero importante per me. Ho metabolizzato non partecipare ai Mondiali del 2006 con gli anni.
All’inizio non riuscivo neanche a rivedere le partite, soffrivo troppo, ma con il passare del tempo ho capito che la vita ti mette di fronte ad ostacoli imprevisti, ma che non puoi dimenticare tutto quello di bello che c’è stato prima".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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