Armani denudata anche dove sembrava regina nell'orticello del basket nazionale dove le debolezze europee si notano meno, a parte ieri sera. Fuori la detentrice ai quarti della coppa Italia pagando tutti i debiti alla notte dell'incubo, quello da dove invece esce Brescia in trionfo sulle spalle di chi, dopo 6 sconfitte consecutive, sembrava non credere più in una squadra smarrita. Magro (che ora dovrà vedersela col VL Pesaro che ieri ha battuto Varese per 84 a 80) trova il suo purgatorio dorato, Messina l'inferno che ha meritato la non squadra battuta alla fine 75-72 dopo essere andata al riposo lungo sotto di 16 punti (29-45). Notte da incubo e da stipendi congelati.
A Torino hanno visto soltanto i fantasmi con la maglia dell'Olimpia. Piedi di piombo, testa chissà dove cominciando dal Napier che per tutti era diventato il mastro di chiavi capace di far dimenticare gli incubi dell'Eurolega. Il nuovo che sembra molto peggio del vecchio, 6 palle perse, nessuna luce per una squadra allo sbando, tradita da Davies, lasciata senza niente da troppi giocatori e anche il Baron da 18 punti ha le sue colpe. Onore Magro e a Brescia che dimostra ancora una volta il valore della mente sulle forze reali grande legge dello sport. La Milano rientrata in partita nel terzo quarto (55-56), andata avanti di 4 nell'ultimo tempo era un fuoco fatuo. Brescia, cuore e talento: l'ex Burns al buio tutto l'anno ha chiuso con 10 punti.
Uomo partita il Petrucelli che ha mandato Napier all'asilo, mentre a bordo campo lo applaudiva il Pozzecco che dovrebbe portarlo in campo contro l'Ucraina.
Armani a letto senza cena, nella speranza che qualcuno sia tornato a Milano a piedi. Oggi vedremo se la Virtus, altra grande favorita avrà capito che contro la nuova Venezia sarebbe assurdo rischiare, mentre Tortona in serata cercherà la semifinale con Trento.
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