Il bronzo Italvolley finisce nel razzismo

Egonu: "Mi serve uno stop, c'è ancora chi mi chiede perché sono italiana"

Il bronzo Italvolley finisce nel razzismo

È un bronzo amaro quello con cui l'Italvolley femminile saluta il Mondiale 2022. Un'amarezza ingigantita dal caso-Egonu, scoppiato al termine della finalina contro gli Usa. In una conversazione a bordo campo col suo agente, immortalata nel video di un tifoso, Paola si è lasciata scappare una frase destinata a far discutere a lungo: «Non puoi capire, è diventato stancante. Mi hanno chiesto perché fossi italiana. Questa è la mia ultima partita (in Nazionale ndr.)». Parole forti, che sebbene smorzate dalle dichiarazioni ufficiali successive («io sempre presa di mira, rispetto alle compagne la pressione è su di me, mi serve una pausa...»), rappresentano un punto interrogativo importante per il futuro della nostra fuoriclasse. Difficile quindi trovare motivi per festeggiare, perché la vittoria contro gli Stati Uniti e il terzo posto non bastano per cancellare la tristezza per questo finale.

La delusione aveva spinto anche il presidente federale a rilasciare alcune dichiarazioni sibilline dopo la sconfitta in semifinale: «Che ci siano dei problemi è abbastanza chiaro a tutti», aveva detto Manfredi. Parole che avevano scatenato i rumors di un possibile esonero di coach Mazzanti, smentito però dallo stesso numero uno della federazione: «Davide ha un contratto che scade nel 2024, il percorso resta assolutamente positivo». Il primo passo verso i prossimi impegni che ci attendono: l'Europeo da giocare in casa nel 2023, con le Olimpiadi di Parigi sullo sfondo.

Prima dei titoli di coda del Mondiale le azzurre sono riuscite a regalarsi la medaglia di bronzo, dominando contro gli Usa campioni olimpici in carica. Grande protagonista proprio Egonu, che ha reagito con rabbia alle critiche trascinando l'Italia verso il 3-0 (25-20, 25-15, 27-25) che è valso il terzo gradino del podio.

Alla fine sono stati 26 i punti di Paola, punta di diamante di una nazionale capace di annullare addirittura cinque set point nel terzo parziale, chiuso dal muro di Danesi che ha certificato vittoria e medaglia di bronzo per le tigri azzurre.

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