José Mourinho si è rimesso in discussione accettando in corsa l'offerta del Tottenham dopo l'esonero di Mauricio Pochettino. Lo Special One ha ereditato una situazione difficile ma è ora in corsa per un posto in Champions League in Premier League, dato che occupa il quinto posto ad un solo punto distanza dal suo ex club, il Chelsea allenato dal suo pupillo ai tempi dei Blues Frank Lampard.
L'ex allenatore di Inter, Manchester United, Porto e Real Madrid, però, nel mese di gennaio ha dovuto incassare il pesante infortunio occorso al capitano e bomber degli Spurs Harry Kane. Il club è intervenuto sul mercato per potenziare l'attacco con l'acquisto di un giocatore completamente diverso dal 26enne "uragano" inglese, il talento olandese ex Psv Bergwijn.
Ieri sera non è andata per niente bene al Tottenham che ha perso per 1-0 in casa contro il Lipsia nell'andata degli ottavi di Champions League e ora dovrà compiere un vero e proprio miracolo per ribaltare il risultato in casa di una squadra giovane e affamata come il suo allenatore Nagelsmann.
Siparietto a Sky
Prima del fischio di inizio di Tottenham-Lipsia negli studi di Sky Sport gli ospiti in studio hanno parlato non solo dell'Atalanta di Gasperini che ha poi asfaltato per 4-1 il Valencia ma anche della sfida tra gli inglesi allenati da Mourinho e i tedeschi allenati dal giovanissimo Nagelsmann.
Il giornalista Paolo Condò sottolinea come il Tottenham abbia problemi in attacco e il Lipsia in difesa: "Queste sono gare difficili da leggere perché agli Spurs manca l’attacco mentre Lipsia manca la difesa dato che ci sono diversi squalificati e infortunati. Non so se farà meglio l'attacco di riserva di Mourinho o la difesa di riserva dei tedeschi". A questo punto è Fabio Capello a intervenire: "Se a Mourinho se gli mancano gli attaccanti non ci sono problemi...", quasi a sottolineare come il tecnico portoghese prediliga la fase difensiva a quella offensiva.
In studio, però, c'è anche uno degli eroi del Triplete nerazzurro e uomo fidato di José Mourinho, Esteban Cambiasso. L'ex centrocampista argentino è intervenuto in difesa del suo allenatore: "Se l’avessero detto al mister si sarebbe arrabbiato". A questo punto ecco la controreplica di Capello:"La mia era una battuta, io sono un grande estimatore di José".
La chiusura del simpatico siparietto tocca a Cambiasso: "Il mister ammira tutti i giocatori che difendono bene, se poi attaccano anche meglio ancora". Capello a questo punto mette la parola fine: "Le squadre sono come le case, bisogna costruirle dalla base".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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