"Cari colleghi olimpici, state sbarellando"

Dotto, campione 100 sl: "Il vero dramma sono i malati e chi non lavora"

"Cari colleghi olimpici, state sbarellando"

Il titolo del tweet non lascia spazio ad altre interpretazioni: datevi una regolata. L'autore del cinguettio è Luca Dotto, già oro nei 100 stile libero agli Europei di Londra del 2016, argento mondiale nei 50 a Shanghai 2011 e bronzo iridato nella staffetta 4x100 a Kazan 2015, nonché atleta di lungo corso della Nazionale italiana di nuoto.

All'indomani della decisione del Comitato Olimpico internazionale di rinviare di un anno i Giochi di Tokyo 2020 a causa dell'emergenza coronavirus, l'azzurro di Camposampiero ha sentito la necessità di intervenire sui social e riprendere i colleghi sportivi risentiti dallo slittamento alla prossima estate delle Olimpiadi con frasi del tipo «uno shock» o «dovrò fare una scelta dolorosa», dichiarazioni che non sono piaciute al nuotatore azzurro, che non le manda a dire e ha criticato tutti quegli atleti che stanno vivendo una sorta di dramma sportivo, lamentandosi di come il virus Covid-19 abbia sconvolto i loro piani, facendogli perdere tempo ed energie preziose.

È una posizione netta, quella del padovano, lui che non è proprio un ragazzino, visti i suoi quasi 30 anni che compirà il prossimo 18 aprile. Dotto si è affidato a Twitter per esprimere all'orario di mezzogiorno il proprio pensiero: «Leggo post di atleti disperati, con didascalie strappalacrime perché dicono di essere sconvolti e aver fatto fatica e sacrifici per nulla visto che le Olimpiadi si faranno l'anno prossimo... ragazzi ma stiamo dando i numeri?», si domanda il 29enne padovano.

E conclude il suo post: «Il vero dramma lo sta vivendo chi è malato o chi alla

fine di questo periodo perderà il lavoro e non saprà come dare da mangiare alla propria famiglia! Noi atleti professionisti siamo dei privilegiati e alcuni di noi stanno veramente sbarellando». L'unica voce fuori dal coro.

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