Chiesa e Vlahovic, proprio loro. La coppia di attaccanti sulla quale in estate Allegri aveva investito: 2-0 alla Lazio nella semifinale di andata della Coppa Italia, un calcio alle paure del campionato e atto conclusivo della manifestazione prenotato. In attesa del ritorno (23 aprile), i bianconeri vendicano così il ko patito sabato e ritrovano il sorriso grazie alla «strana coppia» che non segnava nella stessa partita dal 16 gennaio, avversario il Sassuolo.
Sotto gli occhi di John Elkann, Allegri sceglie di tornare al 3-5-2, Tudor di affidare le chiavi della squadra a Luis Alberto. La Juve comincia con il piglio giusto: Vlahovic lavora bene un paio di palloni e dà la carica alla curva Sud, ma Mandas non viene mai impegnato. La svolta del match potrebbe in realtà arrivare in fretta, quando Massa fischia un rigore a favore dei bianconeri dopo il calcione che Vecino rifila a Cambiaso nel tentativo di rinviare il pallone: il Var convince però l'arbitro a tornare sui suoi passi (fuorigioco dello stesso Cambiaso), ritenendo una «non giocata» il colpo di testa di Patric dopo quello di Vlahovic. Il solito mezzo pasticcio interpretativo, insomma: quello che segue è un primo tempo bruttino, con la Lazio costretta a sostituire Zaccagni con Isaksen ma illuminata strada facendo dal talento di Luis Alberto. Lo spagnolo è l'uomo ovunque, alterna giocate di prima a intuizioni che sprigionano talento: quello che nessun giocatore della Juve possiede, va detto. La partita resta comunque bloccata, Cambiaso non ha la lucidità necessaria per cercare la porta quando potrebbe, Chiesa non ha spazi, Kostic è il solito Kostic e anche Vlahovic risulta ingabbiato: come lui, dall'altro lato, anche Immobile. Risultato: dopo una traversa colpita di testa da Luis Alberto (Perin incerto), il primo tiro nello specchio della porta arriva in prossimità dell'intervallo per merito di Rabiot, la cui conclusione al volo è controllata senza problemi da Mandas.
La giocata di Cambiaso che inaugura la ripresa è però quella che indirizza la partita: campo tagliato in due da destra a sinistra, difesa biancoceleste imbambolata e gol di Chiesa, il trentesimo con addosso il bianconero.
Tempo un quarto d'ora e Vlahovic raddoppia (16esimo gol stagionale, il primo in Coppa Italia) grazie a un sinistro vincente, dopo un assist del solito McKennie e un doppio passo nello stretto. Bravo lui e Juve adesso rinvigorita e propositiva, mentre la Lazio si spegne, Luis Alberto si accomoda in panchina e la tiepida serata torinese diventa notte.
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